Sullo scaffale in alto delle librerie di casa stanno i libri non freschi di stampa e non recensiti da tutti i giornali. Ma da leggere. Come Le parole chiave della storia greca di F. Cordano e P. Schirripa (Carocci, 2008, pagg. 96, euro 10)
Le usiamo tutti i giorni quasi senza accorgercene. Le deformiamo, anche, sulla base dei nostri interessi. Le tiriamo per la giacchetta adattandole alla bisogna. Sono i termini-cardine del nostro vivere civile (o incivile…). Sono le parole e i concetti base del mondo greco antico, quelli, fra l’altro, che originano “democrazia”, “economia”, “utopia”. Insomma, le pietre miliari che i nostri discorsi, avventuratisi per le selve oscure di dibattiti sterili e pedanti, hanno perso di vista. È dunque utile riscoprirne la forza generativa, per capire di che cosa parliamo… quando parliamo.
Andiamo a esempio a oikonomía, e apprendiamo che il vocabolo soltanto nel IV secolo a.C. viene impiegato, grazie alla riflessione aristotelica, per designare la gestione finanziaria della pólis, della città, mentre prima si riferiva genericamente alla proprietà fondiaria. Certo, il settore agricolo resta di gran lunga predominante, ma, con il sorgere delle colonie, “il sistema di sfruttamento della terra poteva richiedere l’utilizzo di manovalanza indigena, prassi che divenne la regola nelle cleruchie”, nelle quali si affermarono varie forme di artigianato. Dove la klerouchía è l’insediamento di cittadini ateniesi fuori dall’Attica e kléros è il “lotto di terra necessario al mantenimento” dei kleroúchoi, che lo detengono provvisoriamente, e dunque non sono veri coloni, in quanto mantengono la cittadinanza ateniese e non fondano un nuovo stato.
E l’ostracismo all’acqua di rose al quale oggi si condannano i “nemici” prima di trasformarli in “amici”, allora derivava da un atto formale e simbolico di ben altro peso. L’óstrakon era il coccio su cui si scriveva il nome di colui che si voleva esiliare. Era la boulé (assemblea) a decidere ogni anno sull’opportunità di procedere a tale votazione.
Se ti andava male, venivi cacciato da Atene per dieci anni, ma non perdevi le tue proprietà e, in caso di… buona condotta, potevi rientrare in anticipo. A Siracusa, invece dei cocci usavano le foglie. Il che non significa che fossero più teneri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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