D igitalizzare e rendere disponibile su web l'opera omnia di Luigi Einaudi (1874-1961) è qualcosa che davvero mancava. Un sito fruibile ed efficace, che rispecchia la semplicità di linguaggio di uno dei padri della Repubblica, statista liberale ed economista d'eccellenza. Oltre 30 mila pagine di scritti, articoli, saggi, «molte delle quali - sottolinea il nipote Roberto - originariamente scritte a penna, in bella grafia e con pochissime correzioni», sono ora a portata di mouse. Il sito luigieinaudi.it, realizzato dalla fondazione Einaudi, ha un database con circa 3100 file associati a decine di tipologie di documenti. Una produzione scientifica e saggistica di 34 libri, 41 giornali, 122 riviste. E poi ancora discorsi parlamentari, relazioni della Banca d'Italia e altre pubblicazioni, incluse le numerose pagine europeiste. Un progetto lungo e impegnativo, con un investimento di 150 mila euro da parte della provincia di Cuneo.
A più di 50 anni dalla morte, il pensiero di Einaudi rappresenta un riferimento ideale per i giovani di oggi, perché, come diceva Einaudi stesso, «ad ogni generazione nuova sorgono gli uomini che vedono più lontano degli altri, che scoprono le vie atte a salvare dalla miseria e dalla disoccupazione le moltitudini». Ma il suo messaggio dovrebbe essere un faro anche per la politica di ispirazione liberale. Basti pensare a frasi come: «Le imposte devono essere poche, semplici, senza addizionali, senza imbrogli». C'è chi si chiede, come il presidente della fondazione Mario Lupo, come abbia fatto il maestro del liberalismo a produrre una simile quantità di scritti nell'arco di una sola vita.
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