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Cunego sotto esame a San Sebastian

Pier Augusto Stagi

Nell’estate del ProTour torna alla ribalta Damiano Cunego: dopo un Giro d’Italia da dimenticare, la mononucleosi e il solo raggio di luce della nascita della primogenita Ludovica, il veronese torna oggi a misurarsi con il ciclismo d’alto livello. Le dure colline della provincia basca, e in particolare lo Jaizkibel sul quale tradizionalmente si decide la Clasica di San Sebastian (236 km), saranno i giudici con i quali il ventiquattrenne veronese della Lampre-Caffita dovrà misurarsi in una corsa che si annuncia aperta come non mai.
«Forse solo Ivan Basso avrebbe potuto condizionare la corsa – spiega Beppe Martinelli, direttore sportivo di Cunego – mentre domani sarà una gara incertissima. Quanto a Damiano, non è ancora al top della condizione e da tempo non si misura in una gara dura di duecentotrenta chilometri, ma io credo che nel giro di una settimana possa tornare ai livelli migliori». Come dire che sabato prossimo, al Giro del Veneto, Cunego potrebbe essere in prima fila, dopo aver affrontato martedì e mercoledì Tre Valli Varesine e Agostoni, le prime due prove del Trittico Lombardo. «Ho lavorato molto duro in queste settimane – spiega il Piccolo Principe – e ora ho bisogno di correre ad alto livello per capire qual è il mio livello. Comunque sono fiducioso anche se non posso promettere nulla».
Oggi Cunego resterà all’erta, pronto a infilarsi nell’azione giusta qualora se ne presentasse l’opportunità. Da seguire, in casa Italia, Danilo Di Luca, che corre per vincere ma soprattutto per difendere la maglia bianca di leader del ProTour, e Paolo Bettini, che a San Sebastian ha già vinto e lo scorso anno è stato secondo.

Il campione olimpico sembra essere uscito dal tunnel dei problemi che lo hanno frenato dopo il Giro d’Italia e punta deciso al bersaglio grosso.

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