Cuneo - Tre i morti in montagna. Due nel cuneese e uno nel bellunese: Giuliano De Marchi, il "re delle Dolomiti", disperso da venerdì e trovato oggi cadavere in un crepaccio. Nel cuneese, in poche ore, due escursionisti italiani hanno perso la vita in due distinti incidenti, simili per le modalità. Nel primo, avvenuto intorno alle 11.30, Pietro Lorenzo Ravozzi, 60enne di San Michele di Mondovì, è scivolato per 300 metri lungo un canalone della Valle Gesso mentre era in compagnia di un gruppo di escursionisti. Immediato l’allarme ai carabinieri di Valdieri e al Soccorso alpino, intervenuto con un elicottero nella zona. L’uomo, secondo quanto riferiscono i militari, è stato probabilmente investito da una scarica di pietre staccatesi dalla parete ed è rotolato lungo il canale. Ravozzi è morto per le gravi ferite e per le contusioni riportate nella rovinosa caduta. La salma è stata portata nel cimitero di Valdieri.
L’altro incidente mortale si è verificato un’ora più tardi, lungo il canale Lourousa, nei pressi del massiccio dell’Argentera, nello stesso territorio di Valdieri. Vincenzo Secondo, 56enne originario di Genova, di professione medico, stava facendo un’escursione assieme a un compagno, quando è precipitato in un canalone per oltre 600 metri. Anche per lui sono state fatali le gravissime ferite riportate in più parti del corpo. Sul posto sono intervenuti i militari della stazione di Borgo San Dalmazzo, di Valdieri, il personale del Soccorso alpino della provincia di Cuneo che ha recuperato il corpo.
Le condizioni meteo erano buone e, spiegano i militari intervenuti, non si sono registrati episodi di maltempo. Giuliano De Marchi, noto alpinista 62enne, originario di Conegliano Veneto, era scomparso in escursione sull’Antelao. Dopo aver deciso di sospendere le ricerche, il soccorso alpino Veneto ha fatto un ultimo tentativo di perlustrazione nella zona con l’elicottero: i soccorritori hanno individuato il suo corpo senza vita in un crepaccio. La salma è in fase di recupero, ma le operazioni sono rese difficili dalle pessime condizioni meteo.
De Marchi, stimato urologo, da trent’anni in servizio all’ospedale di Belluno, era un alpinista esperto: ha effettuato
900 salite in tutto il mondo, di cui diverse oltre gli 8mila metri sull’Himalaya, oltre ai tentativi sull’Everest e sul K2, e vanta numerose spedizioni con Reynold Messner. È stato uno dei fondatori di Mountain Wilderness.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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