Lo stupro, si sa, è stupro, e come tale non ha scusanti. A volte però, di fronte a un atto che sa più di disperazione che di brutalità viene da chiedersi: «perché?». A modo suo questa domanda deve essersela posta quel pinguino reale che per 45 minuti ha dovuto subire le pesanti (si parla di 100 kg contro 15) molestie sessuali di una foca, sulla spiaggia di Marion Island in Antartide. L'evento è stato ripreso e documentato da un gruppo di scienziati sudafricani di base a Trypot beach per studiare gli elefanti marini, e subito riportato sul Journal of Ethology. Levento, già bizzarro in sé, considerato che è la prima volta che un mammifero cerca di accoppiarsi con un uccello, ha una serie di risvolti deliziosamente morbosi.
In una spiaggia pacifica dove da sempre le due specie convivono senza apparenti problemi, improvvisamente un giovane maschio di foca ha puntato il pinguino (di sesso ad oggi ancora sconosciuto) ed è partito alla carica. In un primo momento tutti quanti - pinguino compreso, immagino - hanno interpretato il gesto come una maschia dimostrazione di forza, il desiderio di un pasto fuori dall'ordinario, o magari unesuberante marcatura del territorio. Invece, dopo essere piombato addosso al malcapitato pennuto ed averlo bloccato con la sua stazza, il giovane maschio di foca ha subito un cambiamento. Lungi dallessere aggressivo ha manifestato in maniera molto esplicita le proprie intenzioni. E non lo ha fatto alla maniera delle foche, che di solito sono abbastanza spicce, se non brutali, durante gli accoppiamenti, ma con la pervicace insistenza di un innamorato respinto. Se il pinguino ha cercato di spiegare l'equivoco non lo sappiamo, però è anche da chiarire se davvero di equivoco si trattasse. Forse quella foca non era il solito «maschio giovane preda degli ormoni», forse quel pinguino gli piaceva sul serio, e un perché, quel bizzarro tentativo, ce lavrà pure avuto. Infatti dopo 45 minuti di inutili tentativi il maschio di foca lo ha lasciato andare senza avergli torto una piuma, ammaccato ma tutto intero, per tornarsene sconsolato al suo branco. La notizia ha fatto scalpore: non è il primo caso di tentato stupro nel mondo animale, ma è sicuramente l'unico documentato come «inter-raziale». E forse è questo dettaglio che tanto ha attirato l'attenzione. L'amore tra specie diverse vuole da sempre essere avvolto da un alone romantico che ci fa sospirare pensando a come il sentimento che fa girare il mondo superi tutte le barriere. E così siamo travolti da tenerissime storie di cagne che allevano gattini, gatte che allevano cagnolini, tigri della Sumatra che crescono avvinghiate a piccoli orangutang che come loro hanno subito l'abbandono della madre, cosa che avviene sotto gli occhi di tutti in uno zoo indonesiano. Ogni tanto salta fuori qualcosa di bizzarro, come quel piccione che, in Cina, si ostina a voler crescere da solo un cucciolo di macaco o quellippopotamo di un anno che dopo la sciagura dello Tsunami, a Mombasa, in Kenya, ha scelto come compagna di vita una testuggine gigante di circa 100 anni, infischiandosene della differenza di età. Già più inquietante è una vicenda avvenuta a Söderköping, in Svezia. Un maschio di anatra, in un atto d'amore troppo appassionato, ha affogato la propria compagna. Resosi conto dell'accaduto ha osservato qualche giorno di lutto e poi si è dato un'occhiata intorno. Le alternative erano scarse, a meno di non mettere da parte qualche stupido preconcetto. Quindi, deciso a non languire in solitudine, ha individuato in una gallina che viveva nei paraggi unottima sostituta.
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