«Il piano di rientro che la giunta Marrazzo si appresta a stilare, per presentarlo al ministero dellEconomia entro fine gennaio, raccoglie come obiettivi specifici la razionalizzazione - leggasi tagli - sullintero ventaglio sanitario che si traduce in una mera riduzione di 3.059 posti letto, della specialistica in day hospital, e nellintroduzione di nuove tasse a carico dei cittadini». È il verdetto impietoso che la Fials Confsal emette dopo la firma della lettera dintenti da parte del ministro Padoa-Schioppa e del governatore Marrazzo come atto di «interventi inderogabili per riportare con certezza lequilibrio economico nei conti della sanità». Il parere del sindacato autonomo si scaglia contro quel processo di riduzione dellofferta che, inequivocabilmente darà il via allo snaturamento della medicina ospedaliera in favore di quelli che chiama servizi para-sanitari. Vale a dire medicamenti e check up da svolgersi nei week hospital (ospedali aperti da lunedì a venerdì) utilizzando i nuovi protocolli di osservazione (Obi: primo soccorso), oltre che nei day service (servizi sociali per i bisognosi) che nasceranno con la collaborazione dei comuni. Argomento questo che proprio non va giù al segretario regionale Gianni Romano perché «manifesta lo snaturamento della sanità odierna mentre, lincentivazione dei processi di deospedalizzazione con il coinvolgimento dei medici di medicina generale e lattivazione di progetti per la creazione di specifiche strutture comunali insegue, come obiettivo finale, la realizzazione di iniziative per integrare le attività sociali con interventi residenziali, semi-residenziali e domiciliari a favore degli anziani e disabili da gestire con il supporto di personale para-sanitario in regime cooperativistico». Ma perché mutilare lofferta sanitaria attuale? «Il motivo trainante, cioè il vecchio debito, sarebbe venuto meno. Ormai - taglia corto Romano - il disavanzo di 3.500 milioni di euro è stato definito dagli analisti di Kpmg non certificabile. Ed è per questi motivi che intendiamo suggerire al presidente che prima di metter mano alle forbici calcoli i costi vivi». Per la Fials un piano di rientro credibile dovrebbe partire dalla certificazione dei bilanci, dalla valutazione reale dei costi di produzione e un successivo adeguamento delle tariffe. Debito a parte, nella lettera dintenti non si nasconde lipotesi di tassazione aggiuntiva. A rispondere è la politica. «Mi preoccupa lidea di introdurre nuove tasse - ha sostenuto il senatore di An Andrea Augello -.
Tra gli aumenti di Irap ed Irpef già varati, laumento delle risorse per il fondo sanitario e le entrate provenienti dal ritorno del ticket, Marrazzo dispone di circa 2 miliardi lanno in più rispetto al 2005: la produzione di nuovi disavanzi sanitari e lulteriore inasprimento della pressione fiscale risultano francamente inammissibili».La cura? Tagli e inasprimento fiscale
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.