Curare la psoriasi può evitare anche l’infarto

Le biotecnologie in aiuto dei pazienti affetti da psoriasi. E’ disponibile un anticorpo monoclonale umanizzato, frutto di uno studio americano, che agisce bloccando in modo selettivo e reversibile l’attivazione, la riattivazione ed il ricircolo delle cellule T, alla base dello sviluppo della malattia. L’efalizumab, è un farmaco di erogazione ospedaliera, che ha ottenuto l’approvazione dell’UE per il trattamento di pazienti adulti, affetti da psoriasi cronica a placche da moderata a severa. E’ di semplice e rapida somministrazione, richiede una semplice iniezione sottocutanea. Rappresenta l’alternativa alle vecchie cure di questa malattia infiammatoria cronica della pelle. Fino a qualche anno fa, infatti, si usavano medicinali che, tra l’altro, provocavano gravi effetti collaterali, tanto temuti dai pazienti. Adesso, con una iniezione sotto pelle, una volta a settimana, l’ammalato ha esaurito il suo impegno contro la malattia. Il professor Giampiero Girolomoni, direttore della clinica dermatologica dell’ospedale civile Maggiore di Borgo Trento, a Verona, mette in guardia. «La psoriasi va curata bene: la persistenza dell’infiammazione della pelle, accelera i processi arterosclerotici. Curare questa malattia e’ importante anche per evitare gli infarti».
Della psoriasi e del farmaco in uso gia’ da tre anni in Italia ma poco conosciuto da chi ne avrebbe bisogno, se ne e’ parlato nel corso di un simposio che si e’ tenuto alla Mostra d’Oltremare di Napoli. «I pazienti affetti da questo male, devono parlarne con il medico, il quale spieghera’ che ci sono dei medicinali che danno pochi effetti collaterali», ha precisato nel corso del suo intervento, il professor Girolomoni. Nel centro che dirige a Borgo Trento, arrivano ogni giorno anche pazienti particolari. «Seguiamo la pelle dei trapiantati di rene, oltre mille, che hanno ritrovato la vita all’ospedale Maggiore di Verona, nel centro diretto dal dottor Luigino Boschiero. Merck Serono detiene i diritti di sviluppo e di commercializzazione di Raptiva in tutto il mondo, all’infuori degli USA e del Giappone. Il farmaco e’ disponibile in più di 65 paesi compresi tra Europa, Asia, America Latina, Canada e Australia. I diritti dello sviluppo e della commercializzazione negli Stati Uniti, dove il medicinale e’ disponibile da novembre del 2003, rimangono di proprieta’ della californiana Genentech. In Italia sono oltre due milioni e mezzo le persone colpite da psoriasi ma, solo il 14 per cento conosce l’Efalizumab ed e’ un peccato perche’ questo farmaco rappresenta una speranza seria per gli ammalati di psoriasi, rivela il professor Torello Lotti, docente di dermatologia all’universita’ di Firenze. I numeri di questa malattia, sono allarmanti.

Meno del 50 per cento delle persone colpite in Italia da questo male, si fa curare. Inoltre, il 10 per cento, pensa al suicidio, il 5 per cento prova a metterlo in pratica. «La paura verso i medicinali, cessa con questa cura», dice il professor Lotti.

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