La Curia vaticana è sempre più ambrosiana. Con la promozione di monsignor Ravasi si rafforza la già consistente pattuglia di prelati milanesi che collaborano con il Papa. Appena il 25 scorso era stato richiamato nei sacri palazzi romani il vice prefetto della Biblioteca Ambrosiana, Cesare Pasini, nominato nuovo Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana. Appena qualche mese prima, un altro milanese era stato trasferito a Roma ai vertici di un ufficio curiale: il vescovo ausiliare Francesco Coccopalmerio, nominato Presidente del Pontificio consiglio per linterpretazione dei testi legislativi.
Ravasi, classe 1942, sacerdote dal 1966, oltre a dirigere la Biblioteca Ambrosiana è docente di Esegesi Biblica alla Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale e membro della Pontificia Commissione Biblica. Prelato di cultura vastissima, tiene da anni la quotidiana rubrica «Mattutino» sul quotidiano Avvenire, ha pubblicato decine di libri dedicati allinterpretazione della Sacra Scrittura. Benedetto XVI vuole valorizzarlo ancora di più affidandogli lattuale «ministero della cultura» della Santa Sede, ma anche le commissioni per i Beni culturali e larcheologia, fino ad oggi rimaste separate con un loro presidente. Quello presieduto da Ravasi diventerà dunque un super-dicastero.
Ma le sorprese non finiscono qui.
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