la curiosità E gli artisti scrivono la loro arte sui fogli fluorescenti

Anche l’arte si fa «fluo». Arrivano i Peep-Hole Sheet: un appuntamento trimestrale di scritti d’artista. Sono monografie: in ogni numero un artista scrive senza freni, senza schemi, senza gabbie. È un progetto nato per ospitare pensieri, teorie e riflessioni di artisti contemporanei. Parole, solo parole. Può essere una storia, un’idea, la spiegazione delle proprie opere.
La prima regola base è che non ci sono regole: l’artista invitato a scrivere dai curatori Vincenzo de Bellis, Bruna Roccasalva e Anna Daneri, è libero di esprimersi su qualunque terreno. La seconda regola è che non ci sono immagini. Conta la scrittura, il suo valore, le impressioni che lascia. In testa ed evidentemente anche sulla carta fluorescente, scelta per ospitare tutto il primo anno di pubblicazione. Si comincia col giallo. Si comincia per uno spazio nuovo, l’anticipo su carta di un progetto più ampio. Perché Peep-Hole sarà dall’autunno anche uno spazio fisico che ospiterà progetti d’arte.
Gli sheet sono l’abbrivio. A pubblicarli è Mousse publishing, spin off editoriale di Mousse, noto magazine d'arte contemporanea italiano diffuso in tutto il mondo. La tiratura è iperlimitata: mille copie che si possono trovare on-line sul sito internet www.peep-hole.org, ma anche nelle librerie specializzate italiane e straniere e nei bookstore dei musei. La prima monografia degli sheet è opera dell'artista Liam Gillick: è stata presentata alla prossima Biennale di Venezia, dove il protagonista del primo numero era ospite del padiglione tedesco. Nel progetto dei curatori, gli artisti invitati a scrivere per Peep-Hole Sheet presentano un testo inedito, sia esso scritto appositamente o già esistente e mai pubblicato.
Per questo primo numero Gillick presenta Stories, un testo inedito pensato per una conferenza sul ruolo di gallerie e critici tenuta nel settembre del 1992 a Hôtel des arts, Fondation nationale des arts di Parigi. L’argomento prestabilito diventa lo spunto per raccontare in cinque storie il ruolo e la posizione dell’artista.

E la fuga apparente, lo slittamento dal tema proposto, un espediente per seminare dubbi e paradossi, pieni di senso.
Il prossimo numero di Peep-Hole Sheet sarà scritto da John Miller, artista e critico americano prossimo protagonista di una retrospettiva alla Kunst Halle di Zurigo. Un numero tutto verde. Fluo, ovviamente.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica