D’Artagnan Arrestato il ladro di monetine della fontana

Stavolta non ha potuto far nulla. Da tempo Roberto Cercelletta, romano di cinquantotto anni, in arte «D’Artagnan», prelevava le monete che i turisti gettano nella Fontana di Trevi. Ieri mattina all’alba l’arresto da parte della Polizia Municipale dopo una notte di appostamenti, mentre l’insonne D’Artagnan era intento a rastrellare il denaro nella fontana che periodicamente dovrebbe essere raccolto e devoluto alla Caritas. Già in passato a Cercelletta erano stati elevati numerosi verbali e più volte era stato diffidato a interrompere l’«attività». Parole al vento. Perché non aveva mai desistito dall’appropriarsi delle monetine gettate nella fontana anche a costo di inscenare, quando sorpreso, plateali azioni autolesioniste. Gli agenti del I Gruppo Centro Storico lo hanno arrestato per furto con l’aggravante del bene esposto alla pubblica fede e destinato a pubblico interesse. Al momento dell’arresto D’Artagnan ha cercato di disfarsi dei soldi gettandoli fuori dalla fontana, ma il marsupio improvvisato, che aveva creato con la sua maglietta, era comunque colmo di denaro. Gli agenti, dopo averlo invitato a consegnare il «bottino», lo hanno fermato e condotto presso gli Uffici di via di Montecatini. Seicentodiciotto euro e quarantuno centesimi più settecentottantanove monete di decine di coni extraeuro tra sterline inglesi, reais brasiliani, rubli russi, yen e tante altre valute.

Denaro questo che viene destinato alla Caritas che lo impiega per il sostentamento di tre Casa Famiglia, un ostello, uno spaccio per pensionati e uno per separati indigenti. Il magistrato che ha convalidato l’arresto, ha disposto per Cercelletta il rito per direttissima.

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