Marcello Viaggio
Il cammino del Dac a Roma è breve ma intenso. Il 18 dicembre 1998 il Dac okkupa lex commissariato del Quarticciolo in via Ostuni. Il 19 maggio 1999 è la volta delledificio scolastico di Via dei Sabelli 88, a San Lorenzo. Il 25 marzo 2000 il Dac mette la bandierina rossa su un palazzo di 5 piani sequestrato al camorrista Zaza, in via IV novembre. La questura libera subito ledificio. Ma appena pochi giorni dopo, il 30 marzo, tocca ad unex scuola elementare di Torre Maura.
La mattina dell11 luglio 2000, il salto di qualità: il Dac entra nel palazzo del ministero dellAeronautica di via Masurio Sabino 31. Gli okkupanti, sgomberati e denunciati, vi rientrano il 26 ottobre. Sono nuovamente cacciati. Questa volta, però, creano «un presidio permanente», per usare parole loro, «finché limpegno del Comune di acquistare limmobile per destinarlo ad alloggio pubblico non sarà rispettato». Due anni prima, con la delibera 163/98, lassessore capitolino alla Salute, Giusy Gabriele, aveva previsto la possibilità di erogare agli sfrattati «un contributo economico per laffitto mensile, fino a un milione di lire, per un massimo di 4 anni». «Sono già più di 300 le famiglie che ne usufruiscono» sottolinea la Gabriele. Ma il Dac non è daccordo: propone di usare i soldi «collettivamente allinterno di un meccanismo che porti alluso abitativo del palazzo di via Masurio Sabino».
Ledificio, alla fine, a dicembre del 2001, con Veltroni sindaco da pochi mesi, viene acquistato dal Comune di Roma e preassegnato a sessanta nuclei familiari, con limpegno di raddoppiarne il numero, una volta terminata la ristrutturazione completa del palazzo. «Adesso la musica è diversa: il Comune lo ha finalmente acquistato, e noi ci rimaniamo... le case verranno assegnate... » esultano sul sito Indymedia gli ormai ex okkupanti.
Il palazzo, 6 piani, diventa subito la sede di Action, legittimo erede del Dac. «Il fatto curioso - si legge sul sito no global www.altremappe.org/RomaeCitta/action.htm, 16 ottobre 2003 - è che lassessorato competente, una volta verificata lincapacità di elaborare un progetto di recupero efficace, che tenga conto di bio-edilizia, risparmio energetico, dimensioni dignitose degli appartamenti e spazio sociale comune, ha chiesto cortesemente ad Action una consulenza». Nel giro di pochi giorni, i no global consegnano al Comune il loro progetto, «che ottiene subito lapprovazione degli uffici competenti» sottolineano. La valenza politica della vicenda, se confermata, parla da sola.
Lo Sportello è aperto in via Masurio Sabino ogni giovedì, dalle 16 alle 19. Da okkupanti ad esponenti del X municipio: in un attimo e senza ostacoli.
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