Dacia Sandero si trasforma in urban-suv, ecco Stepway

MilanoDacia manda in archivio i primi nove mesi con oltre 14mila unità immatricolate (+152,7%) sul 2008. Il merito del successo va ricercato nel favorevole rapporto qualità-prezzo che le auto romene (molte, come la Sandero, prodotte in Brasile) hanno offerto con umiltà e trasparenza agli automobilisti. Adesso arriva la Stepway, «urban suv» compatto (4,02 metri di lunghezza, 1,75 di larghezza e 1,55 di altezza), realizzato sulla berlina Sandero, che da luglio a oggi ha già accumulato in Italia più di 12mila ordini (e senza incentivi, perché i suoi due motori, a benzina e turbodiesel, non rientrano nei parametri di CO2 fissati dalla norma), conquistandosi rapidamente il 25% del mix del modello di punta di Dacia. Trazione anteriore, carrozzeria vigorosa senza eccessi, cerchi in lega da 16”, altezza da terra aumentata di due centimetri rispetto alla berlina, posto guida rialzato: la Sandero Stepway si inserisce nel sempre più affollato, ma comunque redditizio, filone dei crossover a due ruote motrici, quelli che dei suv conservano soprattutto l’immagine. Un corretto aggiustamento delle sospensioni, senza l’ausilio di costose tecnologie, e la maneggevolezza già riscontrata sulla Sandero, permettono alla Stepway di affrontare con tranquillità anche strade bianche di un certo impegno, come quelle che collegano le vigne dell’Oltrepò pavese scelte per un breve test di presentazione della nuova Dacia. Del vivace propulsore turbodiesel common rail 1.5 dCi da 70 cv si apprezzano soprattutto le doti di ripresa, grazie alla coppia di 160 Nm a 1.

700 giri/minuto, che favoriscono una guida sempre fluida e il contenimento dei consumi: quasi 20 chilometri con un litro di gasolio.
In alternativa al turbodiesel viene proposto un 1.6 l a benzina da 90 cv, in attesa di offrire, da dicembre, la versione Gpl a doppia alimentazione. Prezzi da 10.150 euro.

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