Cinque anni di attività, cento mostre, più di un milione di visitatori: la direttrice del Mart di Trento e Rovereto tira le fila del suo quinquennio e presenta la nuova stagione che si presenta quanto mai propizia per larte moderna e contemporanea. Questanno, per la prima volta nei suoi sette anni di vita, «Manifesta», la biennale itinerante di arte contemporanea, viene ospitata in più sedi in Trentino-Alto Adige, coinvolgendo (non senza qualche pregressa polemica) diverse località, fra cui ovviamente Trento e Bolzano. Contemporaneamente si inaugura a Bolzano la nuova sede di «Museion» e nel 2009 riaprirà a Rovereto «La Casa del Mago», di Depero.
A questa primavera-estate così densa il Mart contribuisce con lambizioso progetto di «Eurasia - Dissolvenze geografiche nellarte» (28 giugno-16 novembre), ispirato a Joseph Beuys e curato da Achille Bonito Oliva. Come lartista tedesco nel 1967 aveva fondato lo stato fittizio di Eurasia che voleva significare un territorio artistico senza limiti fisici né dogmatici, così la rassegna abbraccia con lo sguardo i giovani talenti dEuropa e dOriente.
I giovani piacciono molto alla volitiva responsabile del Mart, anche quelli che - in epoca di performance e video arte - ripropongono la pittura-pittura. Come fanno tre artisti tedeschi - Tim Eitel, David Schnell e Matthias Weischer - protagonisti di «Germania contemporanea - Dipingere è narrare» (28 giugno-26 ottobre). Formatisi negli anni 90 alla Hochschule di Lipsia, i tre recuperano la vituperata scuola del «realismo socialista» in chiave nuova.
Forte del suo sterminato «magazzino» (31 collezionisti privati e 7 fondazioni hanno affidato il loro patrimonio al Mart), il Museo espone questanno la raccolta del milanese Domenico Talamoni (28 giugno-24 agosto): un centinaio di opere delle 800 della collezione, fortemente orientata allesperienza informale europea della seconda metà del 900.
Il centenario del futurismo è alle porte e Rovereto (piccola quanto significativa enclave futurista) partecipa alla mostra che si terrà al Museo Pushkin di Mosca («Futurismo Italia-Russia. La rivoluzione radicale», 17 giugno-24 agosto) con una ricca selezione di opere e firme celebri: Depero, Balla, Boccioni, Carrà, Severini, Prampolini, fino alla letteratura marinettiana, alle teorie architettoniche di SantElia e agli «Intonarumori» di Russolo.
Sempre nellambito di «relazioni virtuose» con altri musei del mondo, il Mart ospiterà dal 13 settembre al 6 gennaio la collezione impressionista e post-impressionista dellIsrael Museum di Gerusalemme.
Ed ecco levento clou, la grande mostra autunnale che conferma la caratteristica «trasversalità» dellistituzione trentina, attenta a tutti i linguaggi espressivi: «Il secolo del Jazz.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.