Cultura e Spettacoli

Dai rifiuti di Scampia ai clochard di New York: l'obiettivo immortala la crisi

Alle Officine Fotografiche di Roma un gruppo di 19 fotografi di livello internazionale si confrontano sul tema della crisi globale. Da Pietro Masturzo a Rick Loomis, ecco gli scatti che raccontano le pagine «nere» del nostro presente

Il mondo di oggi si mette in mostra ma quello che ci restituisce l'obiettivo è una realtà ferita. La crisi economica e le trasformazioni globali che l'hanno innescata. Le guerre aperte e le rivolte silenziose, i conflitti sociali e i disastri ambientali, testimoniati dagli scatti di diciannove importanti fotoreporter mondiali. Dal premio Pulitzer Rick Loomis a Pietro Masturzo, il giovane napoletano vincitore del Word Press Photo 2010 che ha documentato la protesta delle donne sui tetti di Teheran. È un mosaico d' immagini sui temi fondamentali del nuovo millennio la mostra che verrà ospitata alle Officine Fotografiche di Roma, dal 21 gennaio al 21 febbraio. Dai rifiuti di Scampia ai clochard che vivono nella metro di New York, dalla guerra in Iraq fino alla liberazione di Aung San Suu Kyi in Birmania, raccontata dagli scatti ancora inediti di Pietro Masturzo. Organizzata dalla rivista Loop con il contributo della Provincia di Roma, l'esposizione collettiva si pone da un lato come una «cartografia della crisi», ma anche come un tentativo di prefigurare il mondo nuovo e ancora inesplorato che essa sta dischiudendo. Lo spazio e il periodo dell'esposizione saranno anche l'occasione per dibattiti e incontri letterari e teatrali sui temi della crisi del giornalismo e della fotografia. In calendario il 4 febbraio, una performance teatrale.

Il 18 febbraio, infine, Officine Fotografiche ospiterà la tavola rotonda su, Crisi dell'editoria, fotografia e citizen journalism.

Commenti