(...) piedi del Monte Figogna, fino a pochi mesi fa poteva assaporare dal proprio rubinetto unacqua minerale di qualità: quella che veniva imbottigliata fino agli anni 90 e venduta sotto letichetta dell «Acqua Madonna della Guardia». La rete era quella del Comune di Ceranesi che quattro mesi fa ha detto «stop» a Iride decidendo di non fornirla più alla zona che si è ampliata dopo la costruzione del nuovo quartiere sulle colline che ospitavano le raffinerie Erg. Le utenze si sono raddoppiate e a Ceranesi rischiavano di rimanere senza la loro acqua. Così Iride è corsa ai ripari collegando le utenze della delegazione polceverasca ad una vecchia rete che prende acqua da un vascone utilizzato negli anni 50 come scorta antincendio delle raffinerie. Cisterna pulita e opportunamente resa idonea per luso alimentare, e collegata tramite tubi in plastica alla vecchia tubatura sotterranea risalente a sessantanni fa ma che oggi deve pompare quantità dacqua molto superiori a quella per cui venne realizzata e finisce così per fallarsi ogni settimana costringendo i poveri abitanti a stare senzacqua e ai tecnici di Iride di intervenire di continuo creando così costi maggiori per lutenza a fronte di un servizio molto peggiore rispetto a prima. Ma fosse lunico contrattempo.
Più difficile da digerire per la popolazione di San Biagio è ciò che sgorga dai rubinetti: si dice che lacqua sia incolore, quella del paesino in questione un colore ce lha ed è il marrone. Dalle vecchie tubature si staccano pezzi di materiale ferroso che si miscelano con lacqua: «In certi giorni dal nostro rubinetto esce una sostanza che sembra thé - racconta Diego Cassolini, che insieme altri abitanti della zona si sta muovendo perché Iride possa risolvere la situazione -. Chi ha lacqua diretta non può far altro che farla scorrere e sperare che si pulisca, ma questo non avviene e si spreca risorsa idrica». Il paese si è anche unito in assemblea per studiare una strategia comune e ha già sottoposto ad Arpal gli esami dellacqua: «I risultati dicono essere nella norma come carica batteriologica anche se i parametri sono molto laschi», spiegano i residenti.
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