Dall’Expo del 1906 proviamo a copiare i suoi viali alberati

Milano è una città con molte strade alberate, soprattutto tra i bastioni e la circonvallazione dei viali delle regioni.
L’ingegnere comunale Cesare Beruto aveva soggiornato a lungo a Parigi prima di disegnare il piano di ampliamento della città, presentato alla fine del 1884. Parigi era la capitale dei boulevard, i viali alberati che avevano trasformato in spazi di qualità gli sventramenti fatti dall’Hausmann. Sull’esempio parigino sono disegnati i simmetrici viali Benedetto Marcello e Giovanni Battista Morgagni, il corso Sempione-Certosa, il sistema di viale Lazio-Libia-Cirene, quello Indipendenza-Concordia, e molti altri.
Il piacere del viale alberato era più antico e diffuso nei giardini delle ville: il banchiere Taccioli dopo aver comperato la villa Belgiojoso-Trivulzio, oggi Litta, ad Affori (1840), gestendo il servizio postale per Como, fece tracciare la «nuova Comasina» come un lungo rettifilo, oggi le vie Imbonati, Rossi, Astesani.
E fece aprire due viali alberati ortogonali: uno prospettico, una doppia scarpinata lunga un chilometro - interrotto da una casa del ’53, allora abusiva - che terminava proprio alla nuova Comasina con un ingresso monumentale, oggi in abbandono detto i «Sirenell», e l'altro, il viale Affori, tuttora un bel boulevard.
Ora tolto il tram per l'imminente arrivo della metropolitana 3, si stanno rifacendo proprio le vie Imbonati, Rossi, Astesani. L’allargamento permetterebbe la realizzazione di una strada alberata, almeno su un lato (adeguandosi ai sottoservizi), con parcheggi «civilizzati» e aiuole interposte, riducendo le asfaltature. Un viale che potrebbe integrarsi con i giardinetti esistenti nelle vie Molteni, Zanoli, Valeggio e collegarsi con il vicino Parco delle Favole e da lì con il Parco Nord, estendendosi nelle piazze che si stanno realizzando sulle stazioni della metropolitana e coinvolgere anche la spianata - ora asfaltata - lungo l’area dell'ex Carlo Erba, che è uno degli interventi moderni più importanti e interessanti in ultimazione.
Intervento che sarebbe coerente con la qualificazione delle strade che da qualche anno si sta facendo a Milano, per uno degli ingressi in città più importanti.


La guida di Milano, pubblicata per l’Expo del 1906, notava la «necessità di provvedere la città di nuovi pubblici passeggi» cioè di viali alberati La guida per l’Expo 2015 potrebbe magari vantarsi di averli realizzati.

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