Antonio Lodetti
Non cè da stupirsi che i Mattafix abbiano conquistato al volo i primi posti delle hit parade mondiali; nel tour italiano però il duo (langlocaraibico Marlon Roudette e langloindiano Preetesh Hirji più tre membri della band) si rivolge al pubblico selezionato dei piccoli club come il Vox di Nonantola o i Magazzini Generali di Milano. Il loro successo deriva da una miscela intelligente di pop-rap-soul (con un tocco di blues e jazz) lontana da suoni inflazionati o esageratamente commerciali. Un suono che viene definito «modern urban soul», che si presenta con un paio di accordi, ripetuti allinfinito in dialogo tra chitarre e tastiera, per preriscaldare i giovani fan; poi Roudette, il vero mattatore della band, comincia a scandire i brani del loro primo (fortunato) cd. Roudette, con una improponibile maglietta a righe anni 60, fa scintille con la sua voce, anzi le sue due voci, entrambe trascinanti. Eh sì, perché pilota i coloriti ritmi del maghetto Hirji della band proponendo alternativamente un timbro quasi femminile (che ricorda alla lontana laccorato birignao delle vecchie «blues women») e una voce maschia per i raffinati contrappunti rap.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.