da Roma
Per far finire le talpe nella trappola, gli specialisti del Valutario avevano alzato il livello dallerta. Sospettavano infatti, questi ufficiali cresciuti alla scuola tributaria di Ostia, che nel casermone della Rustica, si nascondesse qualcuno che spifferava le notizie a Ricucci. Come la perquisizione in Magiste del 4 aprile con Ricucci che mostra le proprie borse e i cassetti della scrivania vuoti. Chi laveva avvisato? Per scoprirlo i militari stanno attenti. Sino a quando qualcuno, il brigadiere capo Luigi Leccese, responsabile della logistica, capisce che ci sarà unaltra perquisizione subito dopo Pasqua. Sicuro che Ricucci appena in grado avrebbe ricompensato, ecco che Leccese chiama il complice Tommaso di Lernia per far arrivare linput allimmobiliarista sotto inchiesta. Questultimo chiama laltro tramite, Vincenzo Tavano, già colonnello nellesercito, e gira le informazioni raccolte. Vediamo la telefonata-chiave dove si sceglie un linguaggio medico per coprire in modo approssimativo e grottesco il contenuto. Leggete bene: gli «infermieri» sono i finanzieri, la «malattia o le medicine avariate» i documenti compromomettenti, e il malato è Ricucci. Pare Totò e Peppino. Preciso.
Di Lernia: «Va bene, comandante senta, invece, per quanto riguarda le altre cose, la storia continua, in che modo? Qualcuno riandrà a trovare quella persona che, quelle persone che sono state, hanno avuto la visita medica laltra settimana, perché sostiene, si dice ma sa, noi siamo andati là, abbiamo tolto il male, sicuramente lammalato penserà questi ormai mi hanno tolto il male, non tornano più».
Tavano: «Ho capito».
Di Lernia: «E saranno in casa tutte le medicine avariate. Bene alla luce di questo al 101% dopo Pasqua i medici tornano a far visita».
Tavano: «Gli stessi agli stessi malati».
Di Lernia: «Dagli stessi malati e dalle stesse cliniche».
Tavano: «Va bene, bravo».
Di Lernia: «Pertanto stavolta questi mi dicono fate attenzione perché sennò voglio dì (laltra volta infatti seppur avvertito Ricucci non aveva nascosto tutti i documenti, ndr)...».
Tavano: «Mò sono ritornati in forze... perché cè altro materiale...
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