Cronaca locale

Dalle notti spagnole ai locali meneghini, ora è chupito-mania

Mini-drink a base di rum e succo di frutta da bere in compagnia

Francesca L. Caetani

Nei locali milanesi è il drink più richiesto. È una vera e propria moda per i banconi dei bar, arriva dalla Spagna e si chiama «Chupito». Si tratta di un piccolo bicchiere di superalcolico, solitamente rum, bevuto tutto d’un fiato, «alla goccia», o «one shot». Poi il liquore è accompagnato da un altro bicchierino delle stesse dimensioni, con succo di frutta, albicocca, o pera. Il «trucco» è che il succo fa «sentire» meno il rum, che va giù meglio ed, essendo più pesante, si deposita nello stomaco. In questo modo viene digerito per primo, provocando, appunto, l’effetto «chupito».
In Spagna è un bicchierino grande come una tazzina da caffè in cui è possibile versare qualsiasi tipo di bevanda alcolica (dal «licor de avellana», ovvero nocciola, al «whisky PeChe» di pesca, dalla tequila, ai classici superalcolici), da bere in compagnia, per festeggiare qualcosa o con il pretesto di brindare a qualcuno.
A Milano sono tanti i locali che propongono il «chupito», che in poco tempo è diventato un modo per socializzare, offrendolo ai tavoli vicini. Rum e pera è un classico, ma c’è anche chi lo serve in una versione inedita, come Le Trottoir di piazza XXIV Maggio 1 (telefono: 02.8378166) dove, tra i tavoli, gira la «chupito girl», una sorta di cowboy in gonnella dotata di cinturone appositamente creato per il suo ruolo, che, al posto di pistole e pallottole, ha le bottiglie di rum e pera e, in appositi scomparti sul petto tiene bicchierini e tutto l’occorrente per preparare il drink di tendenza. Tra le varianti (tutte a 5 euro), rum e ananas, rum e arancia, tequila bum bum.
Al Luminal di via Monte Grappa 14 (tel 02.36524405) invece, il «chupito» costa 10 euro, ma in questo locale glamour, che vede «sfilare» vip, calciatori, starlette tutte le settimane (da Sandy Marton a Maldini, da Martins ad Adriano), servono anche dei «chupiti» speciali con carua e vodka-carua: un liquore al caffè. Questa versione di «chupito» è servita nello stesso bicchiere: al primo livello c’è la vodka, al secondo il carua (oppure vodka e lime, rum e pera, vodka crunberry e succo mirtillo). Ma si serve anche il «chupito a cascata», che si beve in una volta sola, mettendo un bicchierino sopra l’altro (e i due bicchieri si devono «baciare»).
A La Hora Feliz di via San Vito 5 (telefono: 02.8376587) cantina cubana dietro piazza Vetra, si serve invece il «bomber», calua, rum e crema di whisky, o l’«iron Eagle», tequila, blue curacao e limone. Al Bar Magenta di via Carducci 13 (telefono: 02.8053808), storico ritrovo milanese, il «chupito» costa 5,50 euro.


Tra gli altri locali che lo propongono ci sono anche il Limelight di via Castelbarco 11 e il De Sade di via Valtellina angolo via Piazzi, due discoteche che testimoniano il grande successo del «must» spagnolo.

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