Enrico Groppali
Qualche anno fa Giulio Bosetti commissionò a Patrice Kerbrat, dopo il memorabile Aspettando Godot, una messinscena di Antigone a Siracusa giocata sul contrasto binario dei colori primari. Dal rosso acceso della reggia di Creonte al bianco sacrificale della tunica della protagonista fino al carminio e al violaceo che rivestivano le ieratiche sembianze del coro. Mentre ora, assumendo su di sé lintera responsabilità del nuovo allestimento del capolavoro di Sofocle, è tornato alle origini del fatto scenico privilegiando il palco nudo e informe della skenè, arena dellamore disperato della protagonista per quella giustizia che trascende il cieco trascorrere del Fato. Rivelando a vista la macchina dello spettacolo in divenire il regista genera come per magia larchetipo del mito. Con quellapertura rettangolare sul fondo che si apre a saracinesca per lasciare il passo agli armigeri di un tiranno che si muta in capo carismatico e implacabile officiante del sacrificio dellAgnello a una volontà di potenza. Tratteggiando con fanatica coerenza il profilo di un despota-sacerdote che, con gli strappi improvvisi della voce, esplora da maestro gli abissi dellinconscio, Bosetti-Creonte entra ed esce con autorità dal coro familiare degli adepti.
A cominciare dalla voce bianca di Marina Bonfigli che si apre splendida al verso per finire nel vibrante basso continuo del corifeo di Alberto Mancioppi. Mentre nel poetico traslato della versione di Raboni i giovani, dallEmone di Tommaso Amadio dapprima impotente a comprendere la ragion di stato e in seguito sedotto dalla sindrome dellannientamento, fino allimmateriale silhouette di Antigone alla quale linedita Sandra Franzo presta una dizione dolce ed asettica insieme definendosi dalle prime battute come un fantasma che abita il mondo sotterraneo dellAde, si atteggiano come un secondo coro.
ANTIGONE di Sofocle Regia di Giulio Bosetti, con Bosetti, Marina Bonfigli, Massimo Loreto. Milano, Teatro Carcano, fino al 20 maggio.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.