Cultura e Spettacoli

La Dandini si inventa la nuova satira politica: elogiare Mario Monti...

La conduttrice non si sente orfana del Cav. E nel suo nuovo programma su La7 annuncia: "La satira sarà meglio di prima". E parte subito aggressiva con Monti: "E' il nonno che tutti vorremmo"

La Dandini si inventa la nuova satira politica: elogiare Mario Monti...

"The show must go off. Lo spettacolo è finito". Invece non è finito nulla, anzi, Serena Dandini è più viva che mai. Quasi gongola per il trasferimento da viale Mazzini a La7 dove il 14 gennaio farà il suo esordio con il nuovo programma satirico. Che si chiama appunto: "Lo spettacolo è finito". Nemmeno il tempo di cominciare che già è finita, penserà qualcuno. E in effetti il titolo più che trasmettere curiosità sembra quasi un incentivo a non guardarlo. Ma la satira si sa, è anche sapersi prendere in giro.

"Saremo come l'orchestrina che suona sul Titanic", annuncia la Dandini in un'intervista al Corriere della sera. E anche in questo caso, diciamo che non biasimeremmo gli autori o i fan della signora del divano se venisse loro l'istinto di toccare ferro (per non dire qualcos'altro). Perché il gruppo di musicisti fece una brutta fine: andò a fondo con tutta la nave. Dell'orchestra però, la Dandini conserva sicuramente l'ostinazione, il perseguire il proprio obiettivo nonostante le intemperie circostanti.

Ed ecco dunque che lo show continua. La squadra rimane la stessa, cambiano invece i personaggi da sbertucciare. In primis, Silvio Berlusconi, target ossessivo su cui la satira italiana ha costruito fino a poco tempo fa le proprie fortune. Ma la Dandini non ravvisa nessun problema. Al contrario. Per lei la satira "sarà meglio di prima. Sento dire: "Come faranno i comici senza Berlusconi? Io penso che le battute su Berlusconi non facessero più ridere. Perché erano le stesse da vent'anni. I capelli, i tacchi, le donne...".

Adesso la musica è cambiata. E il nuovo premier, per Serena, "è il nonno che tutti vorremmo avere. La minestrina con il formaggio schiacciato dopo i bagordi. Niente Bmw blu, niente smart blu, niente bici blu. Anche gli aerei sono sempre troppo grossi: preferirebbe il deltaplano. Viene voglia di dirgli: ma su, almeno lei, la prenda questa benedetta auto blu! Non quella, l'altra, la più grande!". Insomma, più che un'anticipazione di come tratterà Monti, sembra una dichiarazione di amore anticipata.

Per Gianfranco Fini invece la Dandini ha pronto un rimbrotto che forse nasconde un rimpianto. "Se Fini avesse aspettato gennaio con la sua mozione di sifuducia...". Avrebbe fatto cadere lui Berlusconi?, chiede Aldo Cazzullo. E la Dandini: "Dopo il caso Ruby, forse sì, e ora il dominus sarebbe lui. Ma Fini non azzecca mai i tempi. Potremmo metterlo in scena come Amleto, con il teschio in mano". Ma la Dandini è diventata finiana?

Non può mancare una stoccata all'ex premier. La Dandini non si stupirebbe se tornasse: "E' un combattente.

Oggi però sembra un vecchio cappotto fuori moda, Anni '80, di quelli con le spalline, che lo vedi e pensi: "Come ho fatto a mettermelo?". Sicuri che la Dandini non si senta orfana del Cav?

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