Danno d’immagine: lo stupratore risarcirà il Comune

La sentenza è arrivata ieri. Sei cinesi condannati a sette anni di reclusione per una violenza sessuale di gruppo, avvenuta nell’agosto scorso. La vittima, una 17enne. Per lei, il giudice ha stabilito un risarcimento pari a 30mila euro. Ma in aula, la ragazza non era l’unica parte civile. Anche il Comune, infatti, si era costituito a processo. E anche a Palazzo Marino - che da anni ha messo a disposizione i propri servizi di assistenza alle donne vittime di stupro, e su tutti il Servizio violenze sessuali della Mangiagalli, è stato riconosciuto un indennizzo: 10mila euro per danno materiale e di immagine. Ed è la prima volta.
«Un successo - è il commento del vicesindaco e assessore alla sicurezza Riccardo De Corato - che premia l’avvocatura comunale, cui va il mio ringraziamento».

«In aprile - sottolinea - per la prima volta il Comune era stato risarcito per danni patrimoniali nel processo di secondo grado per lo stupro di una ragazza aggredita nel febbraio 2006 nel parcheggio della stazione metropolitana di Bisceglie. Questo secondo caso conferma che Milano, prima in Italia, ha ormai aperto una breccia. E può diventare un modello per gli altri enti locali che vorranno seguire la stessa via».

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