Torna alla sua sedicesima edizione «Arenzano in danza», una manifestazione che ha reso importante il palcoscenico dellArena Spettacoli di Arenzano. Patrizia Campassi, organizzatrice e direttrice della manifestazione spende parole di riconoscenza ed affetto verso lassessore Mauro Gavazzi, che ha sempre creduto nelliniziativa: «Gavazzi è uomo di gran cuore, che ha fatto sì che Arenzano in danza diventasse un cuore pulsante della sua città».
Ha ragione, perché questa manifestazione è quella che lo scorso anno ha portato Carla Fracci ed il marito, il regista Beppe Menegatti nella nostra regione a ricevere il premio Danzarenzano Arte, che oggi, alla sua 13° edizione, tocca ad altri due grandi della danza: Vladimir Derevianko e James Urbain. Il primo, danzatore formatosi presso la Scuola del Bolshoi di Mosca, che nel corso della sua carriera ha danzato con alcune delle più grandi etoile internazionali come la stessa Fracci, Elisabetta Terabust, Luciana Savignano, Alessandra Ferri, e il secondo è altro noto partner della Fracci, che si è esibito con il celebre complesso del Marchese de Cuevas, nonché con Roland Petit e il Ballet de Montecarlo. La premiazione che avverrà allinterno della serata di gala di domani in cui si esibiranno i finalisti del concorso danza Arenzano giovani, arrivata alla sua 12° edizione, e che ospiterà anche due professionisti di spicco come Martin Zanotti e Giulia Paris del Balletto di Milano che presenteranno un passo a due tratto dallultima creazione della compagnia «Chansons» su musiche di Charles Aznavour.
Ma «Arenzano in danza» ha sempre avuto un occhio anche verso la danza di oggi, ed ecco che un riconoscimento è anche previsto per un nome noto della Tv, Silvio Oddi, coreografo e partner di Lorella Cuccarini, oltre che fondatore di una compagnia che porta il suo nome. A lui il premio Danzarenzano media Show, alla 4° edizione. Ma la manifestazione non è solo spettacolo, nata nel 1996 ha sempre puntato a creare per i giovani che amano la danza e vogliono di questa disciplina farne la loro professione un momento di confronto, unoccasione di visibilità e di crescita artistica, nonché unofferta formativa volta al professionismo con laiuto e la competenza di artisti di prima grandezza.
Per questo lo stage di sei giorni che ha aperto la manifestazione lunedì scorso, ha offerto ancora una volta ai ragazzi loccasione di studiare con insegnanti di fama internazionale come James Urbain e Marco Pierin, primo ballerino del Teatro alla Scala che dopo il 1985, lasciato il teatro milanese, ha proseguito la sua carriera per importanti ingaggi internazionali. Pierin ieri ha tenuto una Master class a numero chiuso.
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