Darsena, via libera del Tar Parte la riqualificazione

La Darsena può tornare alla città: il Tar ha respinto il ricorso promosso dalla Progetto Darsena spa, l’impresa che vinse l’appalto per la costruzione di un parcheggio subacqueo da 713 posti a rotazione e 303 box per residenti nel 2004, contro il Comune. Ora il Comune ritorna proprietario dell’area del cantiere ed è già pronto a riqualificarla. «È un giorno importante per Milano e i suoi cittadini - ha commentato Letizia Moratti -. Inizieremo a lavorare subito per restituire la Darsena alla città. La sentenza del Tar conferisce una vittoria importante all’amministrazione che si è spesa con grande impegno per riconsegnare quest’area, patrimonio storico della città, ai milanesi».
Soddisfatto l’assessore ai Lavori pubblici Bruno Simini: «La sentenza corona così il lavoro di tanti mesi, premiando un metodo basato su chiarezza, trasparenza e rigore. Abbiamo atteso per mesi invano una soluzione progettuale accoglibile e alla fine siamo stati costretti a scegliere una soluzione radicale per il bene della città». Della Darsena ridotta a discarica a cielo aperto, si era interessata anche la Procura che nell’agosto scorso ha aperto un’inchiesta a carico dell’impresa per lo stato di abbandono in cui era stato lasciato il cantiere.


I soci della Darsena spa annunciano il ricorso al Consiglio di Stato per la prossima settimana: «Siamo delusi e sconcertati: noi avremmo regalato alla città un’opera da 38 milioni di euro, oltre a 220 posti di lavoro per tre anni per la costruzione dell’autosilo e 25 posti di lavoro nel parcheggio una volta ultimato - spiega Giuseppe Villoresi, vicepresidente della Darsena spa -. Il problema è che il Comune non ha mai risposto alla nostra proposta di riequilibrio finanziario. Ormai la guerra è dichiarata e faremo ricorso».

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