Dateo diventa la casa degli sfollati

La palazzina di proprietà del Comune è stata ritirata dalla vendita. L’assessore Verga: «Aiuto ai bisognosi»

Giannino della Frattina

Gli sfollati di via Lomellina, il palazzo esploso due mesi fa per una fuga di gas, potranno rimanere negli alloggi loro assegnati dal Comune nel palazzo di piazzale Dateo. Che, grazie alla decisione della giunta che ha approvato la modifica della destinazione d’uso dell’immobile in «edilizia residenziale pubblica», non sarà più venduto ma rimarrà a disposizione di Palazzo Marino che potrà utilizzarlo in futuro per affrontare le emergenze abitative. Sembra aver dunque fine la travagliata vicenda degli alloggi prima ristrutturati e poi messi in vendita dall’ex giunta Albertini. Ora si cambia e, grazie a una delibera voluta dall’assessore alla Casa Gianni Verga, l’intero palazzo viene ritirato dal mercato. Così come saranno assegnati quelli di via Cesariano e via Cicco Simonetta. «L’impegno per gli abitanti di via Lomellina - spiega Verga - dimostra l’impegno del Comune per assistere chi è in difficoltà. Ma questo compito dovrà proseguire anche in futuro, utilizzando quelle case per i più bisognosi e gli sfrattati. Un’emergenza che il governo non ha saputo affrontare».

Soddisfatta anche la collega Mariolina Moioli. «Manteniamo il nostro impegno - assicura - e garantiremo a tutte le persone rimaste senza un tetto dopo lo scoppio di via Lomellina, di avere un luogo decoroso in cui vivere».

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