Davanti alla morte c’è chi ha coraggio e chi piange e implora

Egregio dottor Lussana, a mio avviso non abbiamo solo un vero eroe nella persona di Fabrizio Quattrocchi, ne abbiamo un altro: il signor Calipari che a sprezzo del pericolo e con generosità d’animo si è gettato davanti alla signora Sgrena salvandole la vita ma rimettendoci la propria. Gli italiani si fanno onore, mi dispiace per i denigratori che non sanno o non vogliono riconoscere l’eroismo dei loro connazionali che di fronte al mondo sono l’orgoglio dell’Italia.


Mi chiedo se i denigratori trovandosi nella stessa situazione cioè di fronte alla morte certa, si sarebbero comportati nello stesso modo eroico o se invece avrebbero pianto, urlato, pregato di salvarli fino all’ultimo momento come hanno fatto quei poveri disgraziati, cui peraltro va tutto il mio umano dolore e la mia pietà.
Ricordo anche il video ove la signora Sgrena con il viso disfatto e disperato chiedeva e implorava di salvarla. È stata accontentata.
Grata per l’attenzione invio saluti cordiali e auguri di buon anno 2006.

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