Roma come Parigi. Ovvero una città-regione con le province-stato. Non solo. La Democrazia cristiana per le autonomie ha dato ufficialmente il via alla campagna elettorale per le provinciali del 2008 chiamando allappello un candidato comune alla Casa delle libertà.
Un incontro, quello che si è svolto ieri a Fiumicino, organizzato soprattutto per analizzare il voto delle ultime amministrative, in cui la Dc per le Autonomie ha raddoppiato a livello nazionale i consensi, raggiungendo nel Lazio una percentuale del 3,22 per cento. Una convention importante per i quadri di partito giunti allhotel Marriot da tutto il Lazio, programmata per delineare la linea politica del partito in vista del prossimo importante appuntamento con gli elettori.
«In settimana presenteremo in Senato il progetto per trasformare Roma in una città-regione - ha spiegato il senatore Mauro Cutrufo al Giornale -, un piano studiato dai massimi esperti delluniversità degli studi di Roma La Sapienza in grado di rendere davvero autonoma la capitale nonché le sue province, fino a oggi dei satelliti, e che diventeranno protagoniste della politica amministrativa. Il modello da seguire è sicuramente quello francese: i finanziamenti arrivano direttamente dallo Stato e vengono gestiti direttamente da ogni singola entità politica. Roma sarà finalmente libera e, allo stesso tempo, potrà alleggerire la Regione Lazio; la capitale italiana diventerà come Parigi, insomma. Fra i nostri obiettivi cè quello di ribaltare lattuale maggioranza. Se non riusciremo a stabilire un accordo comune alla Casa delle libertà andremo avanti da soli. Del resto siamo un partito giovane, composto da giovani, ma da queste elezioni usciamo decisamente rafforzati».
Fra i partecipanti cerano, tra gli altri, i segretari provinciali Riccardo Mastrangeli (Frosinone), Patrizio Oliva (Latina), Marzio Leoncini (Rieti), Mario Ciccioli (Viterbo), Gianni De Ritis (Roma), il segretario romano Antonio Gazzellone e quello regionale Massimo Nardi. «La nostra campagna elettorale per la conquista di Palazzo Valentini inizia oggi - ha detto De Ritis nel suo intervento, di fronte a una platea di circa trecento persone -. Del resto il risultato positivo ottenuto nei Comuni andati alle urne ci permette di essere ottimisti. A questo punto è opportuno trovare un candidato presidente che sia forte e condiviso da tutte le componenti della coalizione. Credo che Gasbarra, o chi si candiderà al suo posto, abbia validi motivi di temere una futura cocente sconfitta. Non vorrei che lattuale presidente lavesse già fiutata».
Nel corso del meeting si è parlato anche dello scenario politico nazionale, in particolare della legge elettorale.
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