Un esercito di clandestini e disperati che, alloccorrenza, magari per poche decine di euro possono trasformarsi nella manovalanza di terroristi che puntano a ferire il cuore della città. È la preoccupazione del vicesindaco Riccardo De Corato, che denuncia lallarme determinato dalla massa di clandestini che vaga per Milano, senza unidentità e un nome (o a volte con decine di nomi come alias). «La massa critica - spiega De Corato - è a disposizione. E qualche testa calda tra 40mila irregolari alla fine si trova. Se vogliamo allora attivare contro il terrorismo islamico un modello Milano dobbiamo utilizzare maggiormente i trattenimenti nei Cie, dove dall8 agosto, grazie al nuovo provvedimento sulla sicurezza, si può permanere fino a 6 mesi. E prevedere la costruzione di altre strutture». Ma anche i clandestini devono fare la loro parte, «perché se i clandestini arrestati vengono rinviati a giudizio a piede libero, a distanza di mesi non li ritroviamo più. E il messaggio che passa è che a Milano e nel nostro Paese non si rischia nulla».
De Corato dunque accoglie le proposte lanciate a Milano dal ministro Maroni, ma avverte che non bastano: «Una banca dati delle persone che, per la loro condizione, rischiano di cadere nella rete del terrorismo è una buona idea, ma cozza con il problema dei 38mila clandestini facilmente reclutabili».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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