De Corato non sta in Scia ."Con noi tutti i progetti li approvava il Consiglio"

L'ex vicesindaco ricorda il metodo della sua giunta: così espropriata l'aula dei suoi poteri

De Corato non sta in Scia ."Con noi tutti i progetti li approvava il Consiglio"
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"Allora, qui si sta facendo molta confusione. Perché? Perché questi progetti che sono oggetto dell'indagine sono stati approvati con una firma di un funzionario che si chiama Marinoni ex presidente della Commissione del Paesaggio, accusato di falso, conflitto di interesse e alcuni episodi di corruzione". A parlare così è Riccardo de Corato, vicesindaco nella giunta Albertini (1997 al 2005) e di nuovo con Letizia Moratti nel 2006. Il riferimento è al fatto che tutte le torri che sono spuntate a Milano sono state approvate come noto, con Scia senza quindi passare da delibere in giunta e poi in consiglio comunale. Tradotto: autorizzate da un funzionario e non dall'aula eletta democraticamente.

"Quando c'era il centrodestra, ma anche quando c'era il centrosinistra prima di noi, queste cose si approvavano con delibera in giunta, poi consiglio di zona per un parere e quindi voto in consiglio comunale" continua a raccontare De Corato che focalizza tutto il discorso su un punto centrale e che rappresenta il dato politico della vicenda. "Ora, io chiedo a tutti questi garantisti: Vi sembra normale che un palazzo di 20 piani in via Stresa, quindi in una zona semi centrale, venga realizzato con una Scia? (Segnalazione certificata di inizio attività ovvero un atto privato con valenza amministrativa in edilizia). Questa è una novità che ha introdotto la giunta Pisapia nel pgt firmata da Lucia De Cesaris. Il senso del discorso è che le autorizzazioni per costruire grandi edifici non possono essere approvati con un'autodichiarazione e il parere della Commissione paesaggio, ma deve passare dal consiglio, in quanto organismo eletto democraticamente dai cittadini. "qui ci sono decine di consiglieri di maggioranza e opposizione espropriati da ogni possibilità di dire una parola". Eppure c'era il Pd all'urbanistica, prima con la De Cesaris, che è indagata, e che si dimise per una delibera bocciata dall'aula e poi con Maran. De Cesaris diventò assessore all'Urbanistica nel novembre del 2011 fino al 15 luglio 2015 quando lasciò - ricorda De Corato - "per difficoltà non più sormontabili nella prosecuzione della mia attività amministrativa e per il per il venir meno del rapporto di fiducia con una parte della maggioranza. Nel 2024 le hanno sequestrati il cellulare, il 20 luglio 2025 risulta indagata. Ma dov'era il PD in questa in tutto questo periodo?". De Corato ricorda come l'amministrazione Albertini consultasse la Procura (si parla di maxi progetti come Citylife e Porta Nuova): "presentavamo i progetti che avevamo intenzione di fare, avevamo tutte queste precauzioni". Giustamente i 4.500 cittadini che sono rimasti senza casa per via delle inchieste che hanno bloccato 150 progetti circa chi li tutela? Nessuno.

Così piazzale Loreto per l'ex vicesindaco rappresenta l'apice di questa vicenda: il mega progetto per la riqualificazione della piazza infatti, sembra essere saltato peccato però che il Comune in via preventiva abbia sfrattato tutte le attività dal sottopasso che porta alla metro creando un deserto. "È finito in una presa in giro totale". Insieme a piazzale Loreto, congelata anche la rigenerazione del Pirellino, finito sotto inchiesta, lo studentato al Villaggio olimpico, Scalo House, le Residenze Lac al parco delle Cave.

T orre Futura, uno dei primi tasselli di sviluppo dell'area dello Scalo Farini e il progetto per Santa Giulia, ancora la Goccia alla Bovisa e Torre di via Palizzi, via Verziere 11, Tortona 25, Hidden garden, Corti di Bayres, Gardella 2, Park Towers.

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