Non solo la relazione di Borrelli, ma anche gli originali delle intercettazioni e i relativi verbali tradotti: questo il lavoro supplementare che tocca a Stefano Palazzi e ai suoi collaboratori che stanno operando con serenità, dipanati alcuni contrasti interni. Niente di grave, qualche scaramuccia su come valutare alcuni interrogatori, ma a mettere tutti daccordo ci ha pensato il pacato Palazzi.
E ieri sera, a Matrix, larbitro Massimo De Santis ha detto la propria verità. «Mai sentito al telefono Luciano Moggi in vita mia. Lui e Giraudo li ho visti nelle sedi istituzionali come ho incontrato tutti i rappresentanti delle altre società (riferimento allingresso negli spogliatoi prima della partita e al termine della stessa, ndr). Quanto ai magistrati Paolo Mancuso e Giancarlo Caselli, li ho sentiti nel rispetto di quel che stava accadendo, ma non ho chiesto niente su di me. Soltanto notizie sugli amici Palanca e Gabriele». Immediata la reazione di Caselli: «Mai parlato con De Santis o con altri di arbitri, meno che mai di Gabriele e Palanca: affermazioni inesistenti e calunniose».
Fuori dalle sale, intanto, Gian Michele Gentile, il legale del presidente della Lazio Claudio Lotito, minimizza il ruolo del suo patrocinato: «Estraneità totale».\
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