La delibera sull’armamento dei vigili urbani nell’agenda di Alemanno

La delibera sull’armamento dei vigili urbani nell’agenda di Alemanno

Presto un nuovo Patto per la sicurezza a Roma. «Stiamo aspettando solo di conoscere i nuovi poteri che il Governo darà ai sindaci delle grandi città metropolitane. Il Patto siglato a maggio 2007, da Veltroni e Amato, ruotava sui quattro villaggi rom della solidarietà, un’ipotesi che ci siamo lasciati alle spalle prima ancora delle elezioni. Ora guardiamo avanti». Lo ha annunciato il sindaco di Roma Gianni Alemanno a margine dell’incontro con i sindacati dei vigili urbani, che si è tenuto ieri mattina alla Sala delle Bandiere in Campidoglio. Armamento, stabilizzazione dei precari, vigile di quartiere gli argomenti sul tappeto. «È stato un incontro molto proficuo e sereno» ha dichiarato Alemanno al termine della riunione: «Punto molto sul rapporto con i sindacati per l’aumento dell’efficienza e dell’operatività della polizia municipale. Abbiamo dato oggi il via libera all’attuazione degli accordi sindacali sottoscritti l’8 febbraio e il 24 aprile per la riorganizzazione del corpo». Di questa riorganizzazione fa parte l’istituzione dell’unità operativa del vigile di quartiere, attesa da oltre 10 anni. Alemanno ha annunciato che porterà al tavolo sindacale un altro provvedimento atteso da più di un decennio: la delibera sull’armamento. «La delibera ha l’obiettivo soprattutto di aumentare la capacità di autodifesa degli agenti - ha detto il primo cittadino -. Abbiamo già consegnato la bozza del provvedimento ai vertici del Corpo, che la stanno studiando. Appena questo studio tecnico sarà finito, avvieremo il confronto con le sigle sindacali in modo da avere sopra un forte consenso». Quanto alla stabilizzazione dei precari e al potenziamento dell’organico, occorrerà conoscere la reale situazione del bilancio prima di poter dare risposte precise: «Tutto è subordinato al nostro rapporto con il Ministero del Tesoro e con il Governo». Soddisfazione per l’esito di questo primo appuntamento hanno espresso le sigle sindacali. «Si riparte, dopo la lunga pausa elettorale, da un ragionamento a 360 gradi sulla sicurezza - ha affermato il segretario provinciale Uil Fpl Daniele Ilari -. E finalmente c’è stato garantito un tavolo istituzionale sull’armamento». «L’armamento è il primo punto della nostra vertenza - ha ribadito Stefano Lulli, segretario romano dell’Ospol, l’organizzazione sindacale delle polizie locali -. Da parte del sindaco c’è la massima disponibilità verso la stabilizzazione dei precari (500 vigili in scadenza di contratto a fine 2008, ndr) e verso l’assunzione a tempo determinato di altre 500 persone. Tuttavia, questo non basterà. Alla fine anche con queste assunzioni saremo circa 7300. Per attuare ciò che il sindaco Alemanno ha promesso in campagna elettorale, e cioè il raggiungimento della sicurezza, ci vorranno 8300 agenti».

Nel pacchetto di rivendicazioni dell’Ospol figurano anche la dotazione individuale del bastone distanziometro e del key defender (spray di nuova generazione, ndr), visite preventive più frequenti e mascherine antismog. Infine, come a Torino e a Palermo, la creazione di un reparto di vigili a cavallo per il controllo dei Parchi ed un nucleo cinofilo con cani addestrati per ogni calamità e per il controllo di sostanze stupefacenti.

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