Roma

Delibera taxi: in discussione le nuove tariffe e la ricevuta

Quarta giornata di discussione, in consiglio comunale, sulla delibera per l’adeguamento delle tariffe dei taxi. La maratona ieri è andata avanti anche nella notte. In discussione non c’era solo la delibera, ma anche un emendamento che recepisce la proposta avanzata dal sindaco Gianni Alemanno di fissare a 1,42 euro il costo chilometrico della tariffa progressiva per i primi cinque km, a 45 euro più 1 euro per ogni bagaglio di grandi dimensioni, la tariffa da e per l’aeroporto di Fiumicino, 35 euro da e per l’aeroporto di Ciampino, 120 euro per Civitavecchia.
All’ordine dei lavori, anche un emendamento presentato dal presidente della commissione capitolina Mobilità, Antonello Aurigemma che prevede di subordinare l’entrata in vigore delle tariffe all’istituzione di una commissione tecnica che stabilisca la congruità dell’aumento tariffario. «L’applicazione di ogni innovazione deve contare sulla immediata applicabilità - dichiara Luca Gramazio, capogruppo Pdl del Comune -. Qualora questa possibilità venga meno, non si può vanificare un’iniziativa adottata per garantire maggiore trasparenza. Obiettivo dell’amministrazione è quello di garantire la trasparenza, che passerà anche per la ricevuta che dovranno rilasciare i tassisti e che finalmente conterrà elementi identificativi, accantonando una volta per tutte quegli pseudo scontrini pubblicitari a oggi utilizzati». Il sindaco, anche ieri, sottolinea che l’emendamento rimane. «Questo non significa che obbligherà i tassisti a dotarsi di un apparecchio automatico o a modificare i tassametri che sarebbe un investimento oneroso - dice Alemanno -. Si tratta di dotarsi di uno strumento cartaceo che però sia di chiara garanzia per il consumatore»
Loreno Bittarelli, presidente del 3570, commenta invece la notizia sulla possibilità di quotare la società. «In riferimento all’articolo pubblicato sul quotidiano on line Affaritaliani.it e relativo a un progetto riservato che prevedrebbe un percorso per trasformare il 3570 in una società di capitali da quotare successivamente sul mercato finanziario - dice Bittarelli - precisiamo che il progetto di sviluppo non prevede in questo stato un ricorso al mercato e che tutti i piani di investimento strutturale e tecnologico vengono supportati dal lavoro quotidiano dei singoli iscritti».

«L’ipotesi di quotazione - conclude - è da considerarsi soltanto una delle tante possibilità allo studio per migliorare ulteriormente la qualità del servizio, apportando maggiori benefici sia ai soci che all’utenza».

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