MilanoNella vicenda di Garlasco fa irruzione un supertestimone. È il testimone che scagionerebbe Alberto Stasi, è lunico che dice di avere visto il vero assassino. Ma, incomprensibilmente, unora e mezzo dopo avere messo a verbale la descrizione di un uomo visto uscire dalla villetta di Chiara Poggi, il testimone ritratta. «Mi sono inventato tutto», dice. Ma giorni dopo, intercettato mentre parla con i propri familiari, sembra dire di nuovo che è tutto vero. «Ho dovuto parlare per togliermi un peso». È un bandolo sottile ma significativo, quello lanciato ieri dallagenzia Agi sulla scena del delitto, a pochi giorni dallinizio delludienza preliminare a carico dellunico indagato Alberto Stasi. Lagenzia riferisce dellesistenza di un interrogatorio davanti ai carabinieri di Vigevano nel settembre 2007, un mese dopo il delitto. Ai carabinieri il testimone - si tratterebbe di un abitante di Garlasco di origine siciliana che vive da tempo nella zona - racconterebbe di avere visto tra le 9 e le 9,30 del 13 agosto un uomo uscire dalla casa dei Poggi e allontanarsi in sella a una bicicletta. La descrizione delluomo è vaga, ma il testimone esclude che potesse trattarsi di Alberto Stasi. Più precisa la descrizione della bicicletta: una bici scura da donna, uguale a quella che una vicina di casa dice di avere visto posteggiata davanti alla villetta. Stasi, come è noto, possiede una bici da uomo.
Perché luomo decida di ritrattare non si sa. Ma la telefonata successiva sembra dire che non si è inventato niente. E che forse aveva ragione Alberto Stasi, quando protestava con gli amici perché i carabinieri avevano scavato solo su di lui.
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