Delitto a Latina: ucraino fatto a pezzi e sotterrato da tre connazionali

Gli assassini hanno confessato ma resta ancora oscuro il movente che li ha spinti all’atroce gesto

Ucciso e fatto a pezzi. Il cadavere di un ucraino è stato trovato ieri mattina sotterrato nelle vicinanze del canale delle «Acque medie» all’altezza di via Epitaffio a Latina, nei pressi degli uffici della Procura della Repubblica.
Si tratta di uno straniero per il quale nei giorni scorsi era giunta alle forze dell’ordine una segnalazione anonima che aveva fatto scattare ricerche che non avevano però dato esito.
Per due settimane gli investigatori si sono messi sulle tracce dello straniero. Ma senza risultati. Ieri mattina, invece, i vigili del fuoco hanno trovato il corpo, che era stato fatto a pezzi.
Una prima ricostruzione, illustrata proprio nella segnalazione anonima, spiegava che l’uomo era finito in acqua dopo una lite. Più tardi, però, tre uomini sono stati fermati per l’omicidio. Si tratta di tre ucraini, come la vittima, che hanno confessato agli investigatori della polizia di avere ucciso il loro connazionale.
Al momento non si conosce il movente del delitto che sembra comunque legato a futili motivi.

Intanto emergono particolari raccapriccianti rispetto al ritrovamento del cadavere che, secondo quanto riferito da ambienti investigativi, era stato fatto a pezzi e sotterrato nel tentativo di ritardarne il ritrovamento e l’identificazione. Il delitto risalirebbe a un paio di settimane fa, ma questo lo potrà stabilire con certezza solo l’autopsia, che verrà effettuata nei prossimi giorni.

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