Donatella Palmieri
Condanne tra i 16 e i 20 anni di reclusione chieste ieri per i cinque imputati accusati della morte di Giuseppe Silvestri, limprenditore edile ucciso a Roma dopo una lite per motivi di viabilità nella notte tra il 5 e il 6 novembre dello scorso anno davanti al ristorante «Re per una notte» di via della Magliana mentre era con la moglie. Luomo fu vittima di una spedizione punitiva per vendicare unoffesa subita a causa di un posteggio conteso.
Le pene più pesanti richieste dal pm Giuseppe Amato sono state 20 anni di carcere per Gianluca Calisti, che sparò a Silvestri (larma non fu mai rinvenuta), Luciano Calisti e Massimo Di Placido, 17 anni per Alessandro Ciriaci e 16 anni per Andrea Calisti. Ai cinque laccusa ha contestato reati che vanno dal concorso in omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi, al porto abusivo di arma da fuoco.
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