Dell’Utri assolto in appello dopo 12 anni di processo

La I sezione penale della Corte di Appello di Palermo ha confermato la sentenza dell’ottobre 2006 che aveva assolto Marcello Dell’Utri dall’imputazione di calunnia aggravata continuata ai danni di tre pentiti (Francesco Di Carlo, Francesco Onorato e Giuseppe Guglielmini) per non aver commesso il fatto, accogliendo le conclusioni dei difensori Pietro Federico e Giuseppe Di Peri, dopo aver dichiarato inammissibile l’appello proposto dalla Procura generale che aveva chiesto la riforma della sentenza.
La vicenda riguarda i presunti contatti intrattenuti dal senatore con un pentito della Sacra corona unita, Cosimo Cirfeta, che con una lettera alla Dda di Lecce nel 1997, aveva accusato i tre pentiti, detenuti con lui a Rebibbia, di avere concordato false accuse ai danni di Berlusconi e Dell’Utri nel processo per concorso esterno.

Il Procuratore generale ha preannunciato ricorso per Cassazione, ma è indubbio che dal marzo 1999, quando cioè venne richiesta senza successo l’autorizzazione all’arresto alla Camera, per ben 12 anni Dell’Utri ha dovuto subire processi che tendevano, secondo i pm, a incidere anche sul processo di concorso esterno, tanto da provocare nella sentenza di primo grado un pesante aggravamento della pena per un inquinamento delle prove che s’è rivelato poi inesistente.

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