Dopo la denuncia del «Giornale», i vigili allontanano gli abusivi e sigillano lo stabile. Il vicesindaco De Corato: «Presto faremo murare porte e finestre» Comasina, sgomberato l’«asilo» dei rom Una mamma: «Un segnale importante. Ora vogliamo la

Dopo la denuncia del «Giornale», i vigili allontanano gli abusivi e sigillano lo stabile. Il vicesindaco De Corato: «Presto faremo murare porte e finestre» Comasina, sgomberato l’«asilo» dei rom  Una mamma: «Un segnale importante. Ora vogliamo la

Sono bastati tre vigili in borghese a mettere fine (per il momento) all’occupazione dei rom in via Spadini 15, nell’edificio dell’ex Centro del bambino maltrattato, a due passi da un asilo nido pubblico. Un mini-blitz scattato alle 8 del mattino, quando la maggior parte degli abusivi era già uscita «al lavoro». Gli agenti del Nucleo intervento rapido sono entrati nella struttura, sorprendendo cinque romeni, tra cui una donna, tutti denunciati per occupazione abusiva.
E così le mamme della Comasina, in riunione con la coordinatrice dell’istituto alla vigilia del nuovo anno scolastico, si sono ritrovate un po’ meno sole nella battaglia per la sicurezza. «Un segnale importante - tira un sospiro di sollievo Maria Caterina Rossetti, la pasionaria del gruppo -. Alzare il polverone è servito a qualcosa. Adesso vogliamo che tutto torni alla normalità: lasciare i nostri bambini all’asilo non può trasformarsi in un atto di coraggio. Già qui si vive come in una tana di lupi». La protesta però non si ferma. «Sappiamo che i rom torneranno a occupare questa zona, come hanno fatto per mesi nella scuola “Gandhi” di via Bernardino da Novate (che diventerà un posto di polizia con una spesa da 4,4 milioni di euro a carico del Comune, ndr). Servono subito provvedimenti definitivi, per poi recuperare gli spazi. Oggi i vigili hanno messo una catena al cancello d’ingresso, ma si sono dimenticati di farlo dall’altra parte della strada e quindi là dentro si continua a entrare indisturbati». Lo hanno dimostrato ieri le madri protagoniste della rivolta anti-rom assieme al consigliere azzurro di Zona 9 Roberto Rocca, facendo foto nel giardino («Ci sono vestiti ancora impacchettati. E il tetto è in eternit»). «Materiale per la lettera che stiamo per spedire al Commissariato di zona. Una raccolta firme per avere un presidio fisso delle forze dell’ordine davanti all’asilo», spiega la Rossetti. «Qualche genitore non ha messo il proprio nome per paura di ritorsioni, c’è da capirli».
Eppure il vicesindaco, Riccardo De Corato, di abusi e di illegalità non vuole sentirne più parlare: «Libereremo tutte le zone franche, senza sosta. Per evitare ulteriori intrusioni in via Spadini abbiamo sigillato l’edificio, prima di successivi interventi in muratura. Le mamme devono stare tranquille: potranno affidare i figli al nido senza rischi». Poi allarga lo sguardo alla situazione in città: «Sulla questione rom scontiamo errori fatti dal governo che si ripercuotono sugli Enti locali. In attesa della nomina del prefetto a Commissario straordinario per l’emergenza, provvederemo a rimuovere le criticità segnalate in Questura e Prefettura». La storia delle mamme della Comasina, «in guerra» contro il degrado, ha attirato l’attenzione di Davide Boni (Lega Nord), assessore regionale al Territorio.

«Impossibile pensare che dei bambini di 2 anni non possano iniziare a frequentare l’asilo perché minacciati dalla presenza di irregolari. Ormai i rom in città e nell’hinterland sono troppi e qualsiasi area temporaneamente fuori uso diventa terreno di conquista».

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