RomaDorina Bianchi, esponente del Pd e cattolica. Cosa ne pensa della candidatura di Ignazio Marino alla segreteria del suo partito?
«Un in bocca al lupo a un collega non si nega mai».
Scommettiamo che cè un «ma...»?
«Marino è un candidato monotematico».
Laicista, a favore della ricerca scientifica. Monotematico e con una posizione che è opposta alla sua o a quella di altri esponenti del Pd come Paola Binetti?
«Nel senso che punta tutto su questa battaglia che lui ha fatto sul testamento biologico e sulla, tra virgolette, laicità, che è invece tutta di discutere».
Discutiamone...
«In Italia non cè un problema di laicità. Sfido chiunque a dire e dimostrare che in italia manchi laicità. Non può essere il tema portante di un candidato segretario di una organizzazione che punta a diventare partito di governo. Almeno spero. I temi sono altri, i problemi sociali, la frattura tra lItalia del Nord e quella del Sud».
E Marino non ne parla?
«Punta sulla meritocrazia, sulla laicità. E chi non è daccordo?»
Lei, ad esempio...
«Io non mi vergogno di essere cattolica. Daltro canto i cattolici hanno sempre governato lItalia».
Questa considerazione potrebbe non piacere ai laici del Pd...
«I cattolici hanno governato lItalia e ne hanno fatto un paese laico».
Come dovrebbe essere il Pd?
«Come è nato, un partito moderno e non ideologico, che dia risposte nuove a domande nuove. Pluralista con punti di convergenza».
Se diventasse segretario Marino?
«Un candidato che esordisce dicendo che chi non è daccordo sui temi della laicità deve saltare un giro, mi suscita grandi perplessità. Poi sulla fecondazione abbiamo votato un unico testo, tutti insieme. Se non è daccordo è lui a essere fuori».
Se dovesse diventare segretario lei sarebbe la prima a saltare... Se la ricorda la vicenda della commissione?
«Io vorrei ricordare che io non ho sostituito Marino alla presidenza della commissione Sanità del Senato perché cattolica e perché era in discussione la legge sulla fecondazione. Lui è andato a fare il presidente della commissione di indagine sulla sanità. Semmai il suo avvicendamento è stato procrastinato proprio perché era in discussione la legge».
Chi sostiene per la segreteria?
«Franceschini, credo debba continuare il lavoro iniziato in questi quattro anni di Pd. Ma da lui aspetto risposte sul sud, che è il vero grande tema. Sono contento che nella sua squadra ci siano esponenti della sinistra come Fassino».
Come giudica liscrizione di Englaro al Pd per sostenere Marino?
«Che ci fosse da tempo un asse tra i due era noto. Il Pd è un partito aperto e non ideologico quindi ben venga la sua iscrizione.
E se fosse proprio così? Voi cattolici uscireste?
«Si aprirebbe una nuova fase».
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