Deraglia un treno, strage sfiorata a Castelfusano

Scontro ferroviario a Castelfusano, istituita una commissione d’inchiesta. Alle 22,41 di martedì un vagone è deragliato e si è schiantato su un treno in corsa, facendolo uscire dai binari. Un solo ferito, uno dei due macchinisti centrati dalla «Freccia del Mare», ma poteva essere pesante il bilancio dell’incidente avvenuto all’altezza dell’Enalc Hotel di Ostia. La possibile causa del disastro sulla Roma Lido, a quell’ora semideserta potrebbe essere legato a un «cedimento strutturale» del mezzo.
Accade tutto mentre sul litorale si abbatte, senza sosta, il maltempo. Un convoglio proveniente da Roma, il numero MA 387, riparte dalla stazione Castelfusano diretto al capolinea. A bordo una decina di pendolari. Tra via Leopoldo Ori e via Andrea Corsali lo stop, meccanico, per consentire al treno che arriva in senso opposto di lasciare liberi i binari. Una normale coincidenza, azionata con i «martelletti» lungo la strada ferrata (segnale di chiamata attivo) per un problema ai segnalatori ottici che i tecnici cercano di risolvere da ore. Il treno è rallentato al massimo, viaggia a circa 10 chilometri orari. Dal terminal Colombo arriva il diretto MA 050, vuoto, a una velocità di almeno 50 chilometri l’ora. Le motrici s’incrociano, improvvisamente il penultimo vagone del secondo mezzo cede, carambolando lateralmente assieme a quello che lo segue sul treno semifermo.
L’urto è violentissimo, tanto da far sbalzare la «testa» del primo completamente fuori dalla massicciata, facendo crollare la linea aerea. Nella cabina di comando c’è il macchinista, G.R., 50 anni, affiancato dal capotreno, L.F., 55 anni. G.R., sotto choc, apre lo sportello e si lancia nel vuoto, finendo a terra contro la recinzione. L’altro si ripara come può. La Freccia continua la corsa per decine di metri mentre i due vagoni si staccano dal gruppo. Accorrono vigili del fuoco, carabinieri e sanitari del 118. Il ferroviere sembra grave, viene trasportato all’ospedale Grassi ma, fortunatamente, se la cava con qualche escoriazione e viene dimesso in nottata. I passeggeri illesi.
Vengono messe a verbale le testimonianze dei viaggiatori e posta sotto sequestro sia la tratta coinvolta che i due treni. Ieri mattina cominciano anche i rilievi del nucleo infortunistica del radiomobile dei carabinieri. L’indagine, avviata dalla Procura, dovrà accertare le cause esatte dell’incidente. La freccia del Mare, inaugurata nel 2007 sulla Roma Lido, in realtà è un treno costruito almeno 30 anni fa per la linea A della metropolitana. Un profondo restyling lo trasforma, secondo un piano di ristrutturazione dell’Atac, nel rapido per il mare di Roma. Sulla strada ferrata, a prima vista, nessuno smottamento. «Non possiamo avanzare ipotesi - spiegano all’Atac - fino a quando non porteremo in officina i due vagoni incidentati».

Sotto accusa, oltre alle sottostazioni elettriche a «due codici» ormai obsolete, la mancanza di appropriate comunicazioni terra-treno.
Navette sostitutive su gomma per i viaggiatori dalla stazione Lido Centro a Colombo fino al ripristino della tratta.
yuri9206@libero.it

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica