Derby di trotto: Fairbank Gi fa meglio anche di Varenne

Giallo prima della corsa: ritirata d’autorità una cavalla per un’iniezione

Derby di trotto: Fairbank Gi fa meglio anche di Varenne

Alberto Cagnato

da Roma

C’è una maledizione che perseguita le femmine nel derby del trotto, che non si tinge di rosa dal 1987 per merito di Gitana d’Asolo. Ieri a Tor di Valle, nel Nastro Azzurro numero 78, dotazione regale di 770.000 euro, 8.000 spettatori in tribuna, una formidabile Fleche non è riuscita per mera sfortuna a sfatare la tradizione negativa. Dopo aver tirato via dal primo metro a un’andatura forsennata - 1’12”3 il chilometro, 1’57” il miglio - la puledra di Santo Mollo si è fatta trovare in difetto di ossigeno negli ultimi cento metri, quando Fairbank Gi, con in sulky un ispiratissimo Peppino Maisto, è riuscito a beffarla rimontandola palmo a palmo sino a folgorarla sul traguardo per un’incollatura. Fairbank Gi, rampollo di Lemon Dra, lo stallone principe in Italia, è solito correre con la testa un po’ storta verso l’esterno, quasi avesse il torcicollo. Nonostante il vezzo, Fairbank ha saputo pedinare la folle andatura di Fleche e castigarla nel finale da cavallo davvero buono: ad avvalorare l’exploit il tempo di 1’13” secchi che ha sgretolato di quasi un secondo il record di sua maestà Varenne. Napoletano il vincitore e partenopeo pure For Kelly Park, terzo arrivato, in una giornata trionfale per chi vive alle falde del Vesuvio.
E i favoriti, che fine hanno fatto? Faliero As è uscito mestamente di scena ai 500 metri finali, Farifant, quarto all’imbocco dell’ultima curva al largo di Fairbank Gi, è sbottato in rottura dopo un leggero agganciamento con il vincitore.
Nelle Oaks, vero derby al femminile, rocambolesco successo di Fantastica Star, guidata al limite della correttezza da uno scatenato Peppino Maisto - poi vincitore anche del Nastro Azzurro - che ha lasciato di sale Pippo Gubellini in sediolo alla favorita Flute Grif, folgorata sul traguardo per un muso dopo aver girato all’esterno della battistrada Fiumara King. In realtà la vincitrice morale della corsa è stata proprio Flute Grif - figlia anch’essa di Lemon Dra - perché Peppino Maisto con la vincitrice, rimasta imbottigliata in retta d’arrivo, ha colto di forza un passaggio all’interno - dimostratosi decisivo ai fini del risultato - non senza creare impaccio a Fairlady Bi. E così Fantastica Star, espressasi alla media di 1’14”4, poteva sprintare all’interno e resistere per una manciata di centimetri all’ultimo disperato affondo di Flute Grif.
Nel ricco «Gaetano Turilli» (275.000 euro) in un arrivo allo spasimo si è imposto alle media di 1’14”1 il francese Pegasus Boko, guidato alla grande da Roberto Andreghetti che riusciva a carpire sul palo un muso di vantaggio all’italiano El Nino, portato da Enrico Bellei, e scardinare negli ultimi cento metri il battistrada svedese Egon Lavec. Ha rotto nel finale il francese Lejacque d’Houlbec che, svarione a parte, ha dato l’impressione di poter vincere.


Per dovere di cronaca va segnalato che la francese Java Darche è stata ritirata d’autorità perché il suo proprietario, Christian Postaire, è stato pescato prima della corsa con la siringa a iniettare direttamente in vena alla cavalla una dose di Ringeat, sostanza che ha la facoltà di ritardare il formarsi dell’acido lattico nei muscoli e quindi la fatica. Un brutto episodio che si commenta da sé.

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