Dopo alcune inchieste giornalistiche che hanno calcolato le potenziali perdite del Comune di Milano con contratti di derivati, Forza Italia ha annunciato di voler ritirare i propri rappresentanti dalla Commissione comunale costituita per valutare lentità dei contratti di swap sottoscritti da Palazzo Marino. «Per noi - ha tuonato il capogruppo azzurro Giulio Gallera - la commissione sui derivati è affossata. Se cera qualcuno che voleva ottenere un risultato leggendo sui giornali le sentenze, allora il risultato lha già ottenuto e quindi non ha senso sprecare denaro inutile con buona pace delle intenzioni conoscitive espresse da tutti». Solo la settimana scorsa la commissione aveva nominato allunanimità un collegio ausiliare di tre saggi: ora il presidente della commissione, Giacomo Beretta di Fi, preferisce prendere tempo. «Si era delineato un percorso costruttivo e condiviso - ha detto - ora questi articoli, anche se non direttamente imputabili ai consiglieri di opposizione, lasciano forti dubbi e spingono a una pausa di riflessione».
Al centro della polemica è finita in particolare una inchiesta pubblicata su Il Mondo che stima in duecento milioni le potenziali minusvalenze ai danni del Comune di Milano.
«Spero si tratti di una boutade - ha spiegato Pierfrancesco Majorino del Pd - che però tradisce il nervosismo di Forza Italia che sembra preoccupata che la commissione svolga il suo lavoro. Un servizio giornalistico non può far venir meno le ragioni di una commissione su cui era stato avviato un proficuo percorso di collaborazione».
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