Design made in Italy e cristalli Swarovski

Enrico Sisti

Pinko ha chiuso il 2016 con ricavi in crescita del 12% a 195 milioni di euro, che potrebbero salire a quota 215 milioni nel 2017 (+10%), secondo le stime dell'azienda. Una bella soddisfazione per una realtà della moda nata, all'inizio degli anni '90, a Fidenza (in provincia di Parma), muovendo da presupposti controcorrente, a partire dal nome derivato dalla locuzione «un qualsiasi pincopallino», come ricorda il fondatore Pietro Negra, «una sorta di no name ante litteram. Pinko ci è piaciuto, abbiamo lasciato cadere il pallino. E ci è andata bene». Si trattò della presa di coscienza che l'unico motivo di acquisto per abiti e accessori, beni che appartengono alla sfera del superfluo, era l'effettivo «controvalore» offerto. Filosofia seguita alla lettera dalla Energy Power srl, azienda licenziataria worldwide di Pinko nel segmento orologio, come confermato da Christian Impellizzeri, brand manager di Pinko Time: «La continua ricerca di forme e stili ci ha permesso di creare un orologio innovativo e fashion, che ci differenzia dai competitor per la possibilità di osare attraverso colori, materiali e soluzioni tecnico-fashion di sicuro appeal. Proponiamo un prodotto di grande qualità, di lusso, ma accessibile e dove il design Made in Italy è il dettaglio che fa la differenza». Concept ben esemplificato dalla recente collezione di orologi gioiello, al quarzo, con bracciale a maglia groumette. La cassa in acciaio da 34 mm è lucida e luminosa, connotata da una generosa lunetta ad accogliere la reiterazione del logo Pinko, per un effetto grafico senza soluzione di continuità; il quadrante «a specchio», essenziale, reca incastonati ai quarti cristalli Swarovski, ad accompagnare il significativo simbolo del brand, due rondini abbracciate, posto al 6.

Declinata anche nelle finiture IP yellow gold e rose gold, questa linea prevede due particolari varianti di quadrante, nero e verde smeraldo, che costituiscono l'«eccezione fashion» allo schema ton sur ton. Il prezzo è compreso tra i 120 e i 160 euro.