La SpeziaSi è concluso ieri sera, nel Polo universitario di La Spezia, il workshop italo-americano per il rilancio dei corsi di formazione e di laurea magistrale in design navale e nautico (Università di Genova e Politecnico di Milano). Liniziativa, che ha fatto seguito allanaloga esperienza del 2008 a Miami e del 2009 a La Spezia, si è articolata in una doppia fase.
Dodici studenti selezionati dal corso di laurea magistrale spezzino, infatti, accompagnati da due professori e un dottorando in ricerca, hanno svolto un periodo di studi presso la Florida International University di Miami, durante il quale hanno visitato la più grande nave da crociera del mondo, la «Allure of the Seas» della Royal Caribbean e i superyacht Azimut-Benetti esposti al Miami International Boat Show svoltosi nello scorso febbraio.
Insieme con i colleghi americani, gli studenti hanno sviluppato alcuni progetti per lallestimento di due ponti della nave da crociera, occupando gli spazi che a bordo di «Allure» ospitano una pista per il pattinaggio sul ghiaccio. Al termine della prima fase, professori ed esperti internazionali - fra i quali Chuck Boggs e Joseph Farcus (prestigiosa firma delle più belle navi dei gruppi Carnival-Costa Crociere) - hanno giudicato i lavori.
La seconda fase dello scambio internazionale si è svolta nei giorni scorsi a La Spezia - dove gli studenti americani e il professor Chuck Boggs sono stati ospiti di Promostudi - per lo svolgimento congiunto di un nuovo studio, dedicato agli allestimenti dei superyacht. Tutta la seconda fase è stata coordinata dallarchitetto Tommaso Spadolini, famoso per aver firmato i progetti di molti motoryacht, tra i quali il «Fortune» di Juan Carlos di Spagna.
Dopo la visita ai Cantieri Benetti (gruppo Azimut) di Livorno e Viareggio è stata affrontata la progettazione dei locali di plancia e dei tender di bordo, confrontando nei concept di progetto le due scuole di pensiero: quella americana e quella europea.
«In un mondo sempre più orientato alla globalizzazione - dice Giovanna Vitelli, vicepresidente di Ucina-Confindustria Nautica e manager del gruppo Azimut - le collaborazioni e i confronti fra Paesi sono essenziali per accelerare i processi di integrazione. La visita degli studenti americani provenienti dalla Florida International University di Miami per il progetto di uno studio congiunto da realizzarsi con i colleghi italiani del Polo Universitario di La Spezia rappresenta un bellesempio di collaborazione fattiva e concreta. Un progetto pilota che vale la pena di replicare in futuro. Come vicepresidente di Ucina-Confindustria Nautica, plaudo alliniziativa che senzaltro contribuisce alla creazione di una cultura nautica più condivisa e positiva, in quanto capace di valorizzare i contenuti estetici e architettonici del prodotto barca. A mio avviso è un modo intelligente per ricordare che per creare uno yacht esiste una lunga filiera che coinvolge un gran numero di professionalità diverse».
Oltre ad «Allure of the Seas» della Royal Caribbean, la delegazione giunta in Italia dalla Florida ha scelto di visitare barche e cantieri del gruppo Azimut-Benetti.
«Non posso negare - conclude Giovanna Vitelli - la mia personale soddisfazione nel notare che i cantieri visitati dagli studenti e dai loro docenti sono quelli del gruppo che rappresento, lazienda di famiglia che ho lonore di guidare al fianco di mio padre, a testimonianza che le nostre barche vengono percepite nel mondo come modello di avanguardia e di stile».
Il Polo universitario spezzino è diventato un centro di riferimento per molti studenti provenienti da tutto il territorio nazionale ed anche dallestero.
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