Angelo Mellone, sul Giornale di mercoledì 12 agosto, (sotto, lo stralcio del titolo) ha osservato che il libro Storia della Destra. Dal Postfascismo al Popolo della libertà di Adalberto Baldoni a un certo punto perde pathos narrativo, precisamente quando arriva il momento di raccontare la destra di oggi. «Che cosa è successo, dunque?» si è chiesto Mellone. Intorno a questo interrogativo è nata una polemica in cui sono intervenuti Stenio Solinas, due giorni dopo, e Pietrangelo Buttafuoco sabato scorso. Per Solinas il rischio vero è quello di una forza politica che, volendo inglobare tutto, perde man mano la sua identità.
Per Buttafuoco, invece, la storia del Msi è un magma ancora vitale e in movimento (non solo nella Sim del cellulare di Gasparri), però chi finge di non ricordare il passato si espone a un altro rischio, quello del ridicolo. Oggi, concludiamo la polemica con un nuovo intervento di Mellone e un altro di Gianfranco de Turris, entrambi sul filo della nostalgia e dellattualità, cioè, come voleva Goethe, «molto vivi».Destra: o la racconti o la vivi. Senza nostalgia
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