Patek Philippe sta attraversando una fase molto importante della propria storia. L'orientamento è quello di garantirsi una forte stabilità in prospettiva. E' questa la chiave di lettura del recente passaggio di poteri da Philippe Stern al figlio Thierry (rappresentante la quarta generazione della famiglia Stern proprietaria dellazienda) e la creazione del Sigillo Patek Philippe, a garanzia dell'altissima qualità del meccanismo, dei materiali e di tutte le lavorazioni.
Riguardo le novità, iniziamo cavallerescamente dal Calatrava Ultrapiatto, ref. 4897R, in oro rosa, dal diametro di 33 mm e dallo spessore di 6,75 mm. Destinato al pubblico femminile ha fatto proprio il design inconfondibile del Bauhaus, che ispira tutta la collezione Calatrava: la forma di un oggetto è dettata dalla sua funzione. Sulla lunetta scorrono 72 brillanti Top Wesselton Pur, mentre il quadrante laccato ha un'intensa colorazione cioccolato; rifinito guilloché a onde concentriche, ha indici applicati in oro rosa, così come le lancette. Il movimento è un calibro di manifattura a carica manuale e il cinturino è in satin marrone con fibbia ad ardiglione.
Da un classico dell'eleganza per il gentil sesso, a un classico insostituibile della Maison a cui gli intenditori non possono rinunciare. Ci riferiamo al Chronometro Gondolo, ref. 5098R, erede in oro rosa della variante in platino che fece rivivere, ottanta anni dopo la consegna dell'ultimo storico esemplare, una collezione il cui nome è leggenda. Questa affonda le sue radici nel lontano 12 novembre 1872, quando Patek Philippe consegnò il primo esemplare all'orologeria-gioielleria Gondolo & Labouriau di Rio de Janeiro; a partire dal 1902, poi, la Maison di Ginevra produsse una linea destinata esclusivamente a questo suo cliente brasiliano. I primi orologi da polso Chronometro Gondolo apparvero intorno al 1910, dal carré, al rettangolare, al tonneau; ecco perché ancor oggi, tutti gli orologi Patek Philippe di forma sono raggruppati nella collezione Gondolo. L'ultimo fu spedito a Rio nel 1927 e 80 anni dopo la Casa ha voluto celebrare la ricorrenza con la suddetta edizione in platino, cui è seguita, due anni dopo, la versione in oro rosa qui illustrata. L'Art Déco caratterizza la forma tonneau, con un profilo leggermente ricurvo, che accompagna il polso, e che ritroviamo nei vetri zaffiro a protezione del quadrante e integrato sul fondello. Il movimento impiegato è un calibro di manifattura a carica manuale, ma va ricordato come sia anchesso di forma, così da adattarsi alla cassa. Raffinati il design e le rifiniture:come il ponte a "S" della ruota di centro e il traforo sottilissimo dei ponti della ruota dell'ancora e dei secondi, che consente di ammirare il cuore del movimento.
Il quadrante s'ispira fedelmente a quello dell' esemplare del 1925: il centro argenté e le superfici esterne alla scala della minuteria a chemin de fer, sono decorati guilloché a mano.
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