La galleria Ta Matete di via della Pilotta 16 ospita la prima personale di Marco Memeo, uno dei giovani di punta della nuova pittura italiana. La mostra dal titolo «Marco Memeo. Di che cosa parliamo quando parliamo di Carver» è curata da Walter Guadagnini e trae ispirazione dai modi espressivi e dalla riflessione sulla contem-poraneità di uno dei più grandi scrittori della seconda metà del Novecento, Raymond Carver. La sensibilità di Memeo che pervade le sue opere dedicate ai paesaggi urbani, con atmosfere cariche di sospensione e inquietudine, si incontra con il pensiero carveriano per il modo di intendere la realtà: attraverso forme minime e particolari che divengono snodi centrali del racconto e della composizione pittorica.
In esposizione una ventina di tele, appartenenti alla più recente fase della ricerca di Memeo, in cui le forme del reale vanno trasformandosi in pure estensioni luminose, e dove, ad esempio, la facciata di un grattacielo può diventare una sequenza di forme e colori al limite dellastrazione. Come dichiara l'artista: «Il dedalo urbano è già di per sé un linguaggio e un terreno di confronto.
Fino al 30 luglio. Ingresso gratuito.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.