Devastò la Centrale, Daspo per treno e metro

Alla militante del Lambretta vietata la stazione, ma anche i bar e i ristoranti in tutta la zona

Devastò la Centrale, Daspo per treno e metro
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Divieto di frequentare bar per due anni e per un anno di avvicinarsi alla stazione Centrale.

E', in sintesi, il risultato del doppio "Daspo urbano" firmato dal questore di Milano Bruno Megale nei confronti di una ragazza di 21 anni - una delle due giovani che erano state arrestate per resistenza - sottoposta all'obbligo di firma dopo l'udienzaecologico, geotermico e fono assorbente per direttissima. Nell'atto della questura viene sottolineata la "straordinaria pericolosità" della giovane vicina al centro sociale Lambretta e la sua "pervicace inclinazione a commettere reati in grado di turbare l'ordine e la sicurezza pubblica".

Il divieto è di "accedere e stazionare nelle immediate vicinanze" di alcuni locali nell'area compresa tra piazza Oberdan, Bastioni di Porta Venezia, fino apiazza della Repubblica e piazzale Loreto. "Il divieto ha la durata di due anni non può nemmeno prendere un treno" spiega l'avvocato Mirko Mazzali che annuncia ricorso.

"Capisco il delicato ruolo dell'avvocato difensore che l'amico Mazzali svolge nei confronti di una delle persone arrestate a seguito degli scontri con la Polizia dello scorso 22 settembre. Tuttavia, sono certo che anche lui potrà capire che le sue lamentazioni in merito alle limitazioni imposte dalla Questura alla sua assistita, tra cui il divieto di frequentare le stazioni ferroviarie per un anno, non siano particolarmente significative e interessanti rispetto a quello che è il vero tema, ovvero la devastazione di una parte della città con 60 agenti feriti". Così in una nota Marco Osnato - deputato milanese di Fratelli d'Italia.

"Siamo ancora amareggiati, scossi e indignati per quello che è stato un vero e proprio assalto alla Stazione Centrale e alle Forze dell'Ordine.

Mazzali potrà convenire che, a causa della protervia della signora che difende e di coloro che l'accompagnavano, molte persone tra cui lavoratori, studenti, anziani, turisti, quel treno non sono nemmeno riusciti a vederlo- prosegue l'esponente di FdI- Mazzali svolga il suo ruolo di Avvocato con la puntualità e la competenza che tutti gli riconosciamo e eviti i proclami pubblici che poco hanno a che fare con una difesa appropriata".

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