Devoluzione, Marrazzo si piega a Veltroni

Alessia Marani

Veltroni ordina, Marrazzo esegue. Siglato ieri pomeriggio l’accordo Comune-Regione sulla richiesta al Governo degli speciali poteri da delegare al sindaco della capitale. Già inviato al sottosegretario di Stato, Gianni Letta, il documento sottoscritto «in quattro e quattr’otto» nella sede regionale di via Cristoforo Colombo. «Ora - ha detto Veltroni - ci aspettiamo una risposta immediata e positiva da parte di Palazzo Chigi». Disciplina del traffico, mobilità, parcheggi, trasporto pubblico: il neo-eletto presidente della Pisana appena insediato pensa bene di dare «mano libera» al compagno di squadra in sella al Campidoglio su questioni «vitali» per la città. «Farsesco il fatto - afferma Giulio Gargano, presidente del gruppo di Alleanza Nazionale in Regione - che si tratti dello stesso testo già concordato fra Storace e Veltroni ma che il sindaco, finora, aveva sempre rifiutato di completare formalmente. Non solo. Avevamo annunciato il timore che la Regione Lazio divenisse una succursale di Veltroni & Co. Da oggi non è più un timore, ma una solida realtà».
In pratica, il primo cittadino di Roma-capitale potrà, se l’intesa passerà il vaglio del Governo, usufruire di procedure più snelle (saltando nella maggior parte dei casi il visto del consiglio regionale) per realizzare parcheggi, corsie preferenziali, aree pedonali, procedere all’ampliamento dell’organico dei vigili urbani, acquistare nuovi mezzi pubblici di trasporto, consentire agli ausiliari del traffico di multare le soste irregolari anche al di fuori delle strisce blu. Uno «scossone» verrebbe dato anche alla messa in cantiere dei cosiddetti «corridoi per la mobilità collettiva» previsti nel Piano Regolatore, speciali percorsi integrati ferro-gomma.
«Veltroni non ha più scuse - sottolinea Luciano Ciocchetti, capogruppo Udc -. Vedremo se con il passaggio di poteri sarà in grado di risolvere il problema del traffico e della viabilità che ha ormai raggiunto livelli insostenibili per i romani». Duro anche il commento di Donato Robilotta del Nuovo Psi: «Marrazzo - dice - avrebbe dovuto almeno informare il Consiglio regionale dell’accordo firmato con il sindaco Veltroni. Mi auguro che tutto ciò non si trasformi, inoltre, nel togliere competenze alla polizia municipale, autorizzando i soggetti più disparati, dagli autisti dell’Atac e dell’Ama agli ausiliari della Sta, a vessare con le multe i romani allo scopo di fare cassa». Veltroni chiarisce: «Abbiamo espressamente chiarito nel documento che gli ausiliari non saranno equiparati ai vigili urbani e che questi, comunque, opereranno sotto il coordinamento del Comandante della Lupa. Molto - continua - si sarebbe potuto fare nei tre anni precedenti se non vi fosse stato ostruzionismo politico».

«Quel che dice il sindaco - ribadisce Stefano De Lillo, vicecapogruppo regionale di Forza Italia - è in parte vero: Roma avrebbe potuto fare di più per la mobilità. Avrebbe potuto e dovuto farlo senza bisogno di alcun potere speciale».

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