Il diabete fa soffrire troppi bambini

«Il diabete è una minaccia per tutto il mondo. Lo ha dichiarato l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 21 dicembre 2006, siglando una Risoluzione. Per questo – ricorda il dottor Giulio Mariani, responsabile della diabetologia dell’ospedale San Carlo di Milano e past president dei diabetologi lombardi - il 14 novembre sarà la Giornata mondiale dedicata dall’Onu al Diabete. Ormai questa epidemia non infettiva pone una seria minaccia per la salute, al pari di patologie come l’aids, la tubercolosi, la malaria. Nei prossimi 25 anni – precisa Mariani - 380 milioni saranno diabetiche, sessanta milioni in più di quanto stimato solo 5 anni fa. Ritardare gli interventi di politica sanitaria significa far esplodere in futuro la spesa sanitaria per questa patologia.
Questa malattia, che rende l’organismo incapace di utilizzare lo zucchero presente nel sangue, colpisce sempre più bambini e adolescenti. Il 22 per cento dei ragazzi è in sovrappeso e il 7 per cento è obeso. Nel bambino la forma più frequente è quella del tipo 1, quella dove il pancreas viene danneggiato e non produce insulina o ne produce molto poca».
Di fronte a dati così allarmanti sabato 10 e domenica 11 novembre si effettueranno una serie di iniziative per informare l’opinione pubblica su questa malattia. L’edizione 2007 è dedicata al diabete nei bambini e negli adolescenti. In 300 piazze delle principali città, saranno allestiti stand diabetologici dove, grazie al volontariato di medici, infermieri e associazioni di pazienti, tutti i cittadini potranno ricevere materiale informativo, consulenza medica qualificata ma soprattutto potranno effettuare gratuitamente l’esame della glicemia. Con una semplice puntura sul dito è possibile conoscere il livello degli zuccheri nel sangue. Sarà inoltre possibile compilare un questionario diagnostico per scoprire la percentuale di rischio diabete da qui a dieci anni.
Oltre alle iniziative nelle piazze, dove saranno distribuite migliaia di opuscoli informativi sul diabete, è stato coinvolto in prima linea anche il mondo dello sport: dalle squadre di calcio di serie A (3 – 4 novembre) al rugby capitolino, dal canottaggio alla pallavolo di serie A2, migliaia di atleti sosterranno l’iniziativa.
Il Gruppo Ferrovie dello Stato partecipa alla campagna di sensibilizzazione sui treni. La Giornata del Diabete è promossa da Diabete Italia, con la collaborazione di Cidev (Consulta italiana diabete dell'età evolutiva) e centinaia di associazioni di volontariato.
Una indagine effettuata dai medici di famiglia sul “Buon compenso del diabete” che ha coinvolto 33mila pazienti diabetici, ha fornito un quadro completo sul tratta-mento ottimale di questa patologia cronica. La prevalenza della malattia – ha evidenziato l’indagine - cresce progressivamente con l’aumento dell’età. La maggiore concentrazione dei casi diagnosticati si registra in Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Lombardia, dove vive circa un quarto dei pazienti colpiti dal diabete.
«Dall’indagine emerge chiaramente – precisa Giulio Mariani - la necessità di proseguire nel percorso di alleanza tra tutti gli attori coinvolti nell’assistenza alla persona con diabete e di una migliore comunicazione con tutti i mezzi e gli strumenti possibili. Nonostante l’evidenza scientifica abbia dimostrato i benefici del buon compenso del diabete pochi pazienti riescono a perseguirlo. Occorre aumentare gli sforzi per maggiori azioni di sensibilizzazione sull’importanza del raggiungimento degli obiettivi terapeutici indicati dalle principali linee guida internazionali. Si deve ottenere non solo il buon controllo della glicemia, ma anche il controllo degli altri importanti fattori di rischio associati, come l’ipertensione o l’iperlipidemia».

Solo il 29% dei pazienti intervistati (indagine Shared) ha sentito parlare del test dell’emoglobina glicata, un semplice esame del sangue che valuta la glicemia media degli ultimi tre mesi. «Secondo varie linee guida – ricorda Giulio Mariani - l’obiettivo da raggiungere è la prevenzione delle complicanze della malattia diabetica».

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