Diagnosi senza amniocentesi

Diagnosticare eventuali malattie del futuro bebè senza ricorrere all’amniocentesi, ma attraverso un semplice prelievo di sangue materno da cui isolare le cellule fetali. È uno degli obiettivi dell’italiana Silicon Biosystems che, grazie a un approccio brevettato, sfrutta le potenzialità della microelettronica per produrre laboratori miniaturizzati di biologia cellulare. Per finanziare le sue ricerche - riferisce la società in una nota - Silicon Biosystems ha raccolto un capitale di rischio pari a 5,5 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi al milione e mezzo di euro raccolto subito dopo la costituzione. A solo 18 mesi dalla nascita, sottolinea dunque il gruppo, Silicon Biosystems conta su 7 milioni di euro: «Una condizione infrequente per il contesto finanziario italiano». La tecnologia Silicon Biosystems permette la gestione individuale di oltre 100mila cellule su un singolo chip microelettronico.

Mediante controllo software, e incorporando speciali sensori, la metodica promette quindi di seguire i risultati di procedure diagnostiche e sperimentali complesse. Si aprono così concrete prospettive nella diagnosi, nella prognosi e nella messa a punto di soluzioni terapeutiche innovative in patologie che oggi non trovano risposte appropriate e soddisfacenti.

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